La nuova Rottamazione Quinquies entra ufficialmente nella Legge di Bilancio 2026 con una novità significativa sul fronte dei costi per i contribuenti. Grazie al via libera della Commissione Bilancio del Senato, il tasso di interesse per chi sceglie la dilazione cala dal 4 al 3 percento annuo. La misura segna un punto a favore della linea proposta dalla Lega, con una riformulazione governativa che alleggerisce il peso della rateizzazione.
Il taglio degli interessi: dal 4 al 3 percento
Il cuore del correttivo risiede nel costo del finanziamento del debito. L’emendamento prevede che per i pagamenti dilazionati vengano applicati interessi del 3 percento a partire dal 1 agosto 2026. Si tratta di una vittoria del buonsenso, commentano i senatori leghisti Borghi, Bergesio, Dreosto e Testor, per aiutare i cittadini onesti in difficoltà e garantire entrate certe per la finanza pubblica, gettando le basi per una vera pace fiscale.
La struttura del Piano: rate e scadenze
La Quinquies introduce una flessibilità temporale superiore alle precedenti edizioni, permettendo di spalmare il debito su quasi un decennio.
- Durata del Piano: 9 anni complessivi.
- Numero di Rate: 54 rate mensili.
- Importo Minimo: Ogni singola rata non potrà essere inferiore a 100 euro.
- Termine di Inizio: Il versamento della prima rata o della soluzione unica è fissato per il 31 luglio 2026.
Quali debiti rientrano nella sanatoria?
Il perimetro della nuova definizione agevolata è più ampio rispetto alla precedente Quater, includendo un anno solare in più di carichi pendenti.
| Caratteristica | Dettagli della Rottamazione Quinquies |
| Periodo di riferimento | Carichi affidati tra il 1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023 |
| Tipologia di debiti | Imposte o contributi previdenziali non versati |
| Vantaggio principale | Abbattimento di sanzioni e interessi di mora |
Le differenze con la Rottamazione Quater
Mentre la precedente versione si fermava ai carichi affidati entro il 30 giugno 2022, la Quinquies estende la protezione a tutto il 2023. Questo permette a migliaia di contribuenti che hanno accumulato debiti nell’ultimo anno e mezzo di rientrare nel perimetro della pace fiscale, godendo ora di un tasso di interesse più vantaggioso rispetto al 4 percento originariamente ipotizzato.




