Ragusa – Si è tenuta questa mattina, all’ASP di Ragusa, una conferenza stampa durante la qualeil Direttore generale, Giuseppe Drago, ha illustrato una relazione sull’attività svolta nel 2025, tracciando un quadro dei risultati raggiunti e degli interventi attivati e futuri. All’incontro coi giornalisti hanno partecipato il Direttore sanitario, Sara Lanza, e il Direttore amministrativo, Massimo Cicero.
Investimenti e infrastrutture
Tra i risultati più rilevanti, è stata evidenziata l’attivazione delle nuove grandi apparecchiature. A dicembre è entrata in funzione la Risonanza magnetica da all’ospedale “Guzzardi” di Vittoria, mentre al “Paternò Arezzo” di Ragusa è stato attivato un secondo acceleratore lineare che potenzia l’offerta di radioterapia oncologica. Sono in corso, inoltre, gli interventi di miglioramento sismico e di adeguamento antincendio nei principali presidi. A gennaio sorgeranno i nuovi reparti di Terapia Intensiva a Modica e Vittoria, finanziati dall’ex Decreto legge n.34/2020 a seguito della pandemia. In dirittura d’arrivo anche l’attivazione delle prime Case di Comunità di Vittoria, Acate, Chiaramonte, Giarratana e Santa Croce. Nei prossimi mesi, al termine di una importante operazione di restyling, sarà svelato il nuovo reparto di Urologia al “Maggiore-Baglieri” di Modica.
Servizi all’utenza
E’ stata posta particolare attenzione sui servizi all’utenza. Tra questi figurano l’attivazione dei Punti di Primo Intervento Pediatrico a Ragusa, Modica e Vittoria, la nascita del Servizio Audio-Fono-Neuro-Vestibolare all’ospedale “Regina Margherita” di Comiso, l’apertura del punto prelievi ad Acate. Particolare rilievo assume l’avvio, dal 15 dicembre, del Centro di Pronta Accoglienza (CPA) presso l’ospedale “Busacca” di Scicli, nell’ambito dell’attuazione della legge regionale n. 26/2024 in materia di dipendenze.
Nel corso della conferenza sono stati illustrati i principali indicatori di performance e alcune eccellenze. Tra queste, il significativo incremento dell’attività di procurement e del numero dei prelievi d’organo a cuore battente, che nel 2025 ha raggiunto quota sei, in netta crescita rispetto agli anni precedenti. Sono stati inoltre evidenziati l’inserimento delle strutture di Ematologia e Talassemia del “Giovanni Paolo II” tra i centri di riferimento regionali per le malattie rare e per la gestione dell’emofilia, l’attivazione del Telemonitoraggio per i pazienti affetti da BPCO, il riconoscimento – in tema di medicina di genere – di due “Bollini rosa” per i tre presidi ospedalieri (prima volta per il “Guzzardi” di Vittoria) e i risultati del Servizio civile. L’ASP, inoltre, ha ottenuto la certificazione di livello “4” del modello internazionale EMRAM, che attesta il raggiungimento di standard avanzati di informatizzazione dei processi clinici.
Risorse umane
Ampio spazio è stato dedicato al tema del personale. Nel corso del 2025 si è ricorso al conferimento di 49 incarichi libero-professionali per garantire la continuità assistenziale. Sono attualmente in itinere procedure concorsuali per 32 dirigenti medici in varie discipline. Inoltre, sono state completate stabilizzazioni per 216 unità di personale, tra cui 14 dirigenti medici e 202 dipendenti del comparto (di cui 65 infermieri). A ciò si affiancano ulteriori assunzioni a tempo determinato e progressioni economiche interne che hanno interessato oltre mille dipendenti del comparto. L’ASP ha, inoltre, rafforzato la propria rete formativa attraverso convenzioni con l’Università Kore di Enna e con l’Università degli Studi di Catania.
Piano di contrasto alle liste d’attesa
Nel corso della conferenza è stato inoltre illustrato lo stato di attuazione del Piano operativo per il governo delle liste d’attesa. Per quanto riguarda i ricoveri ospedalieri, a fronte di 2.224 interventi in lista di attesa al 31 luglio 2025, al 12 dicembre ne risultano effettuati 2.070, con una percentuale di recupero pari al 93%, ben oltre il target regionale fissato al 50%. Sul versante delle prestazioni ambulatoriali, delle 8.848 prestazioni in lista di attesa “out” al 31 luglio, ne sono state erogate 7.274, con un recupero pari all’82,21%. Le azioni messe in campo hanno incluso l’attivazione dei “percorsi di tutela”, l’apertura straordinaria delle strutture ambulatoriali in orario pomeridiano e festivo e la contrattualizzazione di oltre 5 mila prestazioni con le strutture private accreditate per abbattere i tempi d’attesa.
Programmazione e prospettive
In chiusura, il Direttore generale ha delineato le principali direttrici di programmazione per il prossimo periodo, con particolare riferimento ai progetti finanziati attraverso il Pnes (Piano Nazionale Equità nella Salute): dal rafforzamento degli screening oncologici, agli interventi sulla salute mentale e allo sviluppo della medicina di prossimità, in coerenza con il DM 77/2022 e con i nuovi modelli organizzativi territoriali.




