Il dibattito fiscale si sposta sulla nuova Rottamazione Quinquies, che si preannuncia non solo come una semplice riapertura dei termini, ma come una vera e propria riforma strutturale del meccanismo di riscossione. Mentre la Quater si avvia a una gestione prettamente tecnica, la Quinquies è pensata per essere più ampia, duratura e soprattutto più inclusiva nei confronti dei contribuenti in difficoltà.
Il cuore della proposta è offrire una “seconda chance” a chi ha debiti fiscali, stabilizzando nel tempo i flussi di cassa per l’Erario.
Le tre novità chiave della Quinquies
Il modello allo studio per l’inserimento nella manovra finanziaria punta su tre assi portanti per migliorare la sostenibilità del debito:
- Piani di Dilazione Estesi: L’orizzonte temporale viene allungato fino a nove anni, con la previsione di 54 rate bimestrali. Ciò rende l’importo della singola rata più leggero e sostenibile.
- Rientro dei Decaduti: La misura aprirebbe le porte a coloro che sono stati esclusi dalla Rottamazione Quater o non sono riusciti ad aderire in precedenza, offrendo loro la possibilità di ripartire.
- Maggiore Tutela dagli Imprevisti: Il rigido meccanismo di decadenza immediata al primo mancato pagamento verrebbe sostituito. La perdita dei benefici scatterebbe solo dopo due rate non pagate, riconoscendo la fragilità economica di molti contribuenti.
Perché la Quater passa in secondo piano
Nonostante la Rottamazione Quater sia ancora operativa e le sue scadenze siano imminenti (con il rischio di decadenza immediata), l’attenzione politica è proiettata sulla Quinquies. La priorità è creare un nuovo quadro fiscale sostenibile che non sia un condono, ma una via d’uscita concreta dall’accumulo di cartelle.
La Lega, in particolare, spinge con forza per l’approvazione di questo modello più flessibile e di lungo periodo. L’equilibrio politico ed economico della misura sarà determinante per il successo di questa nuova stagione di pace fiscale.




