Conto alla rovescia per il pagamento della rata della Rottamazione Quater che aveva come scadenza originaria il 30 novembre 2025. Grazie ai 5 giorni di tolleranza previsti dalla legge e ai differimenti per giorni festivi, i versamenti saranno considerati tempestivi fino a domani, martedì 9 dicembre 2025.
Chi deve pagare e cosa succede se si sbaglia
La scadenza del 9 dicembre riguarda principalmente:
- Decima Rata: I contribuenti che hanno sempre rispettato i versamenti precedenti.
- Seconda Rata: Coloro che sono stati riammessi alla definizione agevolata e seguono il nuovo piano di pagamenti.
Attenzione: L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ricorda che il mancato pagamento, il ritardo o un versamento parziale comportano la perdita dei benefici della Rottamazione. Le somme già versate saranno considerate come acconto sul debito originario.
Modalità di pagamento e documenti
Per effettuare il versamento è obbligatorio utilizzare i moduli allegati alla comunicazione delle somme dovute inviata dall’Agenzia. In caso di smarrimento, è possibile scaricarli dall’area riservata del sito di Agenzia delle Entrate-Riscossione o richiederli via email dall’area pubblica.
Il pagamento può essere effettuato presso:
- Banche, Uffici Postali, Tabaccherie e Ricevitorie.
- Sportelli Bancomat (Atm) abilitati.
- Canali telematici aderenti a pagoPa (sito Agenzia delle Entrate-Riscossione e app Equiclick).
- Sportelli di Agenzia delle Entrate-Riscossione (su appuntamento).
La strategia fiscale e la Rottamazione Quinquies
L’iniziativa della Rottamazione Quater si inserisce nella più ampia strategia del Fisco, che mira a raggiungere un obiettivo di riscossione di 41,5 miliardi di euro nei prossimi tre anni tramite cartelle esattoriali e avvisi esecutivi, come riportato dal “Sole 24 Ore”.
La strategia prevede un rafforzamento dell’efficacia della riscossione, privilegiando i crediti con maggiori probabilità di incasso e migliorando gli strumenti tecnologici.
Intanto, l’Esecutivo sta già definendo una nuova sanatoria: la Rottamazione Quinquies, contenuta nella Legge di Bilancio in discussione. La nuova edizione potrebbe prevedere un piano di rientro dilazionato fino a 9 anni con 54 scadenze bimestrali di importo uguale. Tuttavia, l’ipotesi di un allargamento della platea ai soggetti oggetto di accertamento fiscale resta incerta a causa delle coperture finanziarie.




