Il nuovo Bonus Mamme 2025, introdotto dal Decreto Omnibus, è una delle misure di sostegno più attese dell’anno, destinata a migliaia di lavoratrici. La possibilità di presentare la domanda per accedere a questo contributo prenderà il via ufficialmente a partire da lunedì 9 dicembre 2025.
Il contributo temporaneo di 480 euro
Questa agevolazione è specifica e temporanea, valida per il solo anno 2025. Consiste in un contributo mensile di 40 euro netti, erogato dall’INPS in un’unica soluzione.
- Importo Totale: fino a 480 euro annui.
- Erogazione: le mensilità da gennaio a novembre verranno corrisposte insieme a quella di dicembre, semplificando la gestione.
- Benefici Fiscali: Il bonus è esente da imposte e non rileva ai fini ISEE.
Chi può fare domanda
Il beneficio è rivolto alle lavoratrici madri che rispettano il requisito fondamentale di avere un reddito annuo da lavoro non superiore a 40.000 euro.
| Categoria di Lavoratrice | Criteri Familiari |
| Dipendenti e Autonome iscritte alle casse obbligatorie | Avere almeno due figli. Il diritto decorre dalla nascita o dall’ingresso in famiglia affido o adozione del secondo figlio. |
Il requisito di durata è legato all’età del figlio più piccolo:
- Con 2 figli: Il bonus spetta fino al compimento dei 10 anni del secondo figlio.
- Con più di 2 figli: la durata si estende fino ai 18 anni del figlio più piccolo. Tuttavia, l’INPS ha chiarito che il requisito del figlio under 18 resta vincolante.
Sono Escluse dal Bonus 2025:
- Lavoratrici domestiche e prestazioni occasionali.
- Titolari di Partita IVA in regime forfetario.
- Madri con almeno 3 figli con contratto a tempo indeterminato, in quanto beneficiano già della decontribuzione totale IVS introdotta dalla Legge di Bilancio 2024.
Scadenze e sostegno strutturale
Le domande devono essere presentate:
- Termine Ordinario: 9 dicembre 2025 (proroga dei 40 giorni dalla Circolare INPS).
- Termine Ultimo: 31 gennaio 2026 per chi matura i requisiti tra dicembre 2025 e gennaio 2026.
Invece, l’introduzione del bonus strutturale previdenziale parziale su più anni, originariamente previsto dalla Legge di Bilancio 2025, è stata rinviata al 2026.




