La Rottamazione Quinquies, inclusa nella prossima Legge di Bilancio, rappresenta un nuovo strumento per la definizione agevolata delle cartelle esattoriali. La misura, che prevede una rateizzazione estesa su 9 anni in 54 rate bimestrali, mira a offrire una seconda opportunità ai contribuenti con pendenze accumulate tra il 1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023.
Questo nuovo meccanismo include una vasta platea di debiti, dalle multe stradali ai tributi locali.
Quali debiti possono essere sanati
La sanatoria si concentra sui debiti affidati all’Agente della Riscossione nel periodo 2000-2023, escludendo automaticamente quelli precedenti e successivi.
- Avvisi bonari: rientrano le somme dovute in seguito a comunicazioni con cui l’Agenzia delle Entrate segnala irregolarità o omissioni nelle dichiarazioni fiscali.
- Tributi Locali: Il provvedimento lascia ai Comuni una notevole autonomia nel definire condizioni agevolate ad hoc, permettendo di includere una vasta gamma di tributi imposti dalle amministrazioni. Tra questi:
- IMU e TARI
- Bollo Auto
- ICE Imposta Comunale sulla Pubblicità
- Canone per l’occupazione del suolo pubblico
- Sanzioni per violazioni del Codice della strada
Cosa resta escluso dalla sanatoria
Non tutti i carichi sono ammissibili alla Rottamazione Quinquies:
- Imposte sul Reddito: sono escluse l’Irpef e l’Irap, insieme alle addizionali regionali e comunali.
- Accertamenti di Evasione: resta fuori la rottamazione delle cartelle emerse a seguito di un accertamento definitivo di evasione.
- Debiti già Rottamanti: in linea di principio, sono esclusi i debiti già inseriti nella Rottamazione Quater, sebbene la maggioranza stia spingendo con emendamenti per rimuovere questo paletto e allargare la platea dei beneficiari.
Modalità di adesione e decadenza
Per aderire alla nuova rottamazione, è necessario aver presentato la dichiarazione dei redditi e inviare la richiesta all’agente di riscossione in via telematica entro il 30 aprile 2026, specificando il numero di rate desiderato fino a 54.
- Pagamenti: la prima rata è fissata per il 31 luglio 2026, e le successive andranno saldate ogni due mesi.
- Decadenza: il beneficio decade se non vengono saldate due rate, anche non consecutive.



