L’INPS si prepara a erogare l’Assegno Unico Universale (AUU) anche per la mensilità di novembre 2025, il sostegno economico fondamentale destinato alle famiglie con figli a carico.
Quando arriva l’assegno Unico a Novembre
L’Istituto ha confermato le date principali di accredito per i beneficiari che ricevono regolarmente la prestazione e non hanno subito variazioni nel proprio nucleo familiare o nell’ISEE:
- Pagamenti Ordinari: L’accredito è previsto tra il 20 e il 21 novembre 2025.
Per i beneficiari che hanno presentato nuove domande o registrato variazioni recenti, l’accredito avverrà con la seconda tranche, generalmente verso la fine del mese.
A chi spetta e come funziona
L’Assegno Unico è un supporto economico che spetta per ogni figlio a carico:
- Fino ai 21 anni del figlio (al ricorrere di specifiche condizioni, come studio o disoccupazione registrata).
- Senza limiti di età per i figli con disabilità.
Essendo una misura “universale”, può essere richiesto anche in assenza di ISEE o con un ISEE superiore alla soglia massima (45.939,56 euro). In questi casi, sarà corrisposto l’importo minimo previsto. Per chi presenta l’ISEE valido, l’assegno viene calcolato sulla base della corrispondente fascia reddituale. L’ISEE può essere presentato anche successivamente alla domanda (entro il 30 giugno per avere la decorrenza retroattiva).
Importi e maggiorazioni previste
L’ammontare dell’AUU è determinato in base all’ISEE del nucleo familiare, all’età dei figli e ad altre condizioni specifiche.
| Importi Base per Figlio Minore | Soglia ISEE Massima/Minima 2025 |
| Massimo: 201 euro | ISEE fino a 17.227,33 euro |
| Minimo: 57,50 euro | Assenza di ISEE o ISEE pari o superiore a 45.939,56 euro |
A questi importi si aggiungono diverse maggiorazioni che possono incrementare l’assegno totale, tra cui quelle per:
- Figli successivi al secondo (nuclei numerosi).
- Genitori entrambi titolari di reddito da lavoro.
- Figli con disabilità (senza limiti di età).
- Madri di età inferiore a 21 anni.
- Figli molto piccoli (sotto 1 anno o tra 1 e 3 anni per nuclei con tre o più figli e ISEE basso).
Infine, è prevista una quota a titolo di maggiorazione per compensare l’eventuale perdita economica subita dalle famiglie (riferimento alle precedenti prestazioni assistenziali e detrazioni fiscali medie).




