La Rottamazione Quinquies, misura centrale della Legge di Bilancio 2026, è destinata a subire modifiche sostanziali durante l’iter parlamentare. La Lega ha confermato l’intenzione di presentare una serie di emendamenti volti ad ampliare il perimetro della sanatoria, includendo anche categorie di contribuenti che al momento ne sarebbero esclusi.
C’è tempo fino a venerdì per presentare gli emendamenti alla manovra, che saranno poi selezionati (“segnalati”) entro martedì 18 novembre.
La priorità politica: estendere la sanatoria
Il vicepremier Matteo Salvini ha ribadito la volontà di estendere la platea, confermando che la Lega presenterà una proposta per far rientrare nella definizione agevolata anche i contribuenti che hanno accertamenti fiscali in corso, una categoria attualmente esclusa dalla bozza.
Il tema delle coperture finanziarie è stato sollevato dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che, pur non chiudendo totalmente, ha richiesto prudenza: “Espandere la rottamazione, come chiede la Lega, richiede probabilmente una copertura. Voglio vedere che copertura c’è.”
Funzionamento attuale e novità in discussione
La Rottamazione Quinquies nella sua versione iniziale interessa i debiti rientranti nel periodo 2000-2023, con una rateizzazione record:
- Pagamento: Fino a 9 anni attraverso 54 rate bimestrali di pari importo.
- Scadenze: Domanda telematica entro il 30 aprile 2026, prima rata fissata al 31 luglio 2026.
- Destinatari: Contribuenti con “avvisi bonari” (chi ha dichiarato ma non ha versato o ha commesso errori).
Attualmente, sono esclusi coloro che non hanno mai presentato la dichiarazione dei redditi e, per una questione di gestione, le cartelle già oggetto di adesione alla Rottamazione Quater (a condizione che i pagamenti risultassero regolari al 30 settembre).
Un esponente di spicco del Carroccio, Armando Siri, ha inoltre anticipato che la Lega lavorerà per rimuovere il divieto di accesso a chi è in regola con la Quater e per aumentare il numero di rate per la decadenza, rendendo la misura ancora più flessibile.
Rientrano nella sanatoria anche i tributi locali (IMU, TARI, multe), ma l’adesione rimane a discrezione dei singoli Comuni e Regioni.




