Il 2025 segna l’introduzione del “Bonus Mamme”, un contributo mensile destinato alle lavoratrici con carichi familiari più elevati. La misura, prevista dall’Articolo 6, comma 2, del Decreto-Legge n. 95/2025, mira a sostenere il reddito e a promuovere la conciliazione tra vita professionale e genitorialità.
Importo e caratteristiche del Bonus
Il contributo è pari a 40 euro mensili ed è interamente esentasse. Un elemento chiave è che la somma non rileva ai fini ISEE o per la formazione del reddito imponibile.
L’erogazione avviene per ogni mese di effettiva attività lavorativa svolta nel corso del 2025. In caso di sospensione o cessazione del rapporto, l’importo viene proporzionato ai mesi di attività.
Chi può richiedere il Bonus: i requisiti
Per accedere al contributo, la lavoratrice deve possedere congiuntamente specifici requisiti di lavoro, familiari e reddituali:
| Requisito | Categorie Ammesse | Condizione |
| Lavorativo | Dipendenti (pubblici o privati) e Autonome iscritte a gestioni previdenziali obbligatorie INPS, Casse professionali, Gestione Separata. | Escluse le lavoratrici domestiche. |
| Familiare | Madri di 2 figli (adottivi o affidamento) con il più piccolo sotto i 10 anni. oppure Madri di 3 o più figli con il più piccolo sotto i 18 anni. | Per il secondo caso (3+ figli), il rapporto di lavoro deve essere attivo ma non necessariamente a tempo indeterminato. |
| Reddituale | Reddito complessivo da lavoro (autonomo o dipendente) nell’anno 2025 non superiore a 40.000 euro. | Verifiche INPS sul reddito. |
Come presentare la domanda all’INPS
La richiesta per il Bonus Mamme 2025 deve essere inoltrata direttamente dalla lavoratrice all’INPS attraverso una delle seguenti modalità:
- Online: Tramite il sito istituzionale www.inps.it, accedendo con SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
- Contact Center: Chiamando il numero verde 803.164.
- Patronato: Avvalendosi dell’assistenza di un ente di patronato.
È fortemente consigliato allegare la documentazione che attesti la composizione del nucleo familiare e la data di nascita dei figli per velocizzare le verifiche dell’Istituto.
L’INPS, come specificato nella Circolare n. 139 del 28 ottobre 2025, effettuerà controlli incrociati sui dati anagrafici, contributivi e reddituali. Eventuali variazioni (superamento del reddito, cessazione del lavoro, etc.) o dichiarazioni non conformi possono portare alla revoca o alla rimodulazione del contributo.




