Si delineano nuove, importanti ipotesi per la Rottamazione quinquies che verrà inserita nella prossima Legge di Bilancio 2026. La misura non si limiterebbe solo a una nuova edizione della definizione agevolata, ma potrebbe introdurre una nuova modalità standard di gestione dei debiti fiscali affidati all’agente della riscossione.
L’obiettivo è fissare un piano di rientro agevolato su un arco temporale più lungo e sostenibile per i cittadini.
Rateizzazione estesa e debiti ammessi
La principale novità allo studio è l’ipotesi di rendere strutturale una rateizzazione estesa delle cartelle. Il piano di rientro massimo sarebbe fissato a 96 rate, distribuite su un periodo di otto anni, con una rata minima non inferiore a 50 euro.
Questa formula di rientro agevolato potrebbe riguardare i debiti fiscali riferiti al periodo compreso tra il 2000 e il 2023.
Saranno esclusi, per vincoli normativi o per mancato rispetto delle regole precedenti:
- Gli aiuti di Stato dichiarati illegittimi dall’Unione Europea.
- I danni erariali riconosciuti dalla Corte dei Conti e le sanzioni penali.
- I debiti decaduti per mancato pagamento di precedenti rottamazioni.
- Coloro che hanno già beneficiato di rottamazioni precedenti senza rispettarne i requisiti (i cosiddetti “rottamatori seriali”).
Condono Micro-Debiti e Anticipo per Grandi Debitori
L’ipotesi di lavoro prevede due misure distinte basate sull’ammontare del debito:
- Stralcio Sotto i €1.000: Potrebbe essere prevista la cancellazione integrale dei debiti di importo inferiore a 1.000 euro, una mossa che alleggerirebbe il carico gestionale dell’Agenzia delle Entrate.
- Anticipo per Debiti Alti: Per i debitori con carichi superiori a 50.000 euro, potrebbe essere richiesto un anticipo obbligatorio di circa il 5% dell’importo totale. Questa condizione, tuttavia, garantirebbe l’accesso agli sgravi su sanzioni e interessi.
Regola della Decadenza Più Flessibile
Sul fronte delle regole di mantenimento del beneficio, la quinquies si mostrerebbe più indulgente: la decadenza dal beneficio fiscale scatterebbe solo dopo otto rate insolute non consecutive, offrendo un margine di tolleranza significativo al contribuente che si trova in difficoltà temporanea.
Per l’attivazione di una Rottamazione con queste condizioni estese, il Governo starebbe valutando la necessità di un plafond finanziario non inferiore a 5 miliardi di euro.