La prossima Legge di Bilancio si concentrerà su due misure chiave per milioni di italiani: una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali e il taglio dell’IRPEF per il ceto medio. Se l’orientamento politico è ormai chiaro, i dettagli e la reale applicazione delle misure dipenderanno dalle risorse disponibili e dagli equilibri di bilancio.
Rottamazione: una sanatoria selettiva ma più inclusiva
Le discussioni in corso puntano a una nuova rottamazione-quinquies, che potrebbe estendere i benefici anche a chi ha già aderito a precedenti sanatorie. L’obiettivo, come ribadito dal vicepremier Matteo Salvini, è aiutare chi ha tentato di mettersi in regola ma è stato sopraffatto dai pagamenti, distinguendolo dai “furbetti” che usano lo strumento per guadagnare tempo.
Il fulcro della proposta è una dilazione lunga, con un piano di 120 rate in 10 anni. La Lega spinge per una maggiore tolleranza, ipotizzando una decadenza che scatti solo dopo otto rate non pagate. Tuttavia, il fronte tecnico guidato dal viceministro Maurizio Leo insiste sulla necessità di applicare criteri selettivi, concentrando i benefici su chi è realmente in difficoltà. La Corte dei Conti ha più volte segnalato l’inefficacia delle precedenti rottamazioni, con un forte divario tra le adesioni e i pagamenti effettivi.
Taglio IRPEF: meno tasse per la classe media
Il governo punta a ridurre la seconda aliquota IRPEF dal 35% al 33%. La misura interesserebbe lo scaglione di reddito intermedio, con l’ipotesi di estendere il tetto da 50.000 a 60.000 euro lordi annui, a seconda delle risorse che verranno individuate.
Secondo le simulazioni, il risparmio annuale potrebbe variare in base al reddito:
- Per un reddito di 35.000 euro, il risparmio stimato è di circa 140 euro.
- Per un reddito tra i 55.000 e 60.000 euro, il beneficio potrebbe arrivare fino a 1.440 euro all’anno.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha chiarito che il taglio non è una mossa “elettorale”, ma una scelta pragmatica che dipenderà dalla sostenibilità dei conti pubblici, in un quadro economico ancora fragile e con tensioni geopolitiche crescenti.
Le tappe decisive per la Manovra
Le prossime settimane saranno cruciali. Entro il 2 ottobre, il governo presenterà il Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP), che delineerà il quadro macroeconomico e le misure principali. Successivamente, entro il 20 ottobre, il disegno di Legge di Bilancio approderà in Parlamento, dove si definiranno i numeri e le condizioni definitive.
La rottamazione e il taglio dell’IRPEF rappresentano le due scommesse del governo per sostenere le famiglie e il ceto medio. Riusciranno a tradurre le promesse politiche in un piano finanziario sostenibile?