La dieta mediterranea non è una moda passeggera, ma un vero e proprio stile di vita basato su un modello alimentare riconosciuto a livello mondiale per i suoi benefici sulla salute. Non si tratta di un regime restrittivo, ma di una filosofia che promuove la varietà e l’equilibrio a tavola. Il suo segreto è racchiuso nella sua piramide alimentare, che guida il consumo di alimenti in base alla frequenza e alla quantità.
La piramide alimentare: dalla base alla cima
Alla base della piramide, da consumare quotidianamente e in abbondanza, ci sono frutta, verdura e cereali, preferibilmente integrali. L’olio extra vergine d’oliva è il condimento d’elezione, da utilizzare a crudo insieme a spezie ed erbe aromatiche per insaporire i piatti, riducendo l’uso del sale. Grassi sani sono forniti anche da frutta a guscio e olive. Il consumo di latte e derivati a basso contenuto di grassi, come lo yogurt, è consigliato in 2-3 porzioni al giorno.
Salendo verso il vertice, troviamo gli alimenti da consumare settimanalmente: le proteine. Tra queste, si privilegiano pesce e legumi (almeno due porzioni a settimana), seguiti da pollame e uova (1-4 a settimana). I formaggi, soprattutto quelli stagionati, sono da consumare con moderazione.
Al vertice della piramide, da consumare con grande parsimonia, si trovano le carni rosse e quelle lavorate (insaccati e salumi), da limitare a non più di una o due volte a settimana. I dolci e le bevande zuccherate dovrebbero essere riservati a occasioni speciali, riducendone al minimo il consumo.
È importante sottolineare che queste indicazioni si riferiscono a una popolazione adulta, mentre per i bambini le porzioni e le frequenze possono variare.
La ripartizione dei macronutrienti
Una dieta bilanciata, in stile mediterraneo, si basa su una corretta ripartizione dei macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi), la cui energia varia in base al metabolismo individuale, all’età e all’attività fisica.
- Glucidi (Carboidrati): Dovrebbero costituire il 45-60% dell’energia totale, privilegiando quelli complessi come gli amidi.
- Proteine: La quota proteica, che non è principalmente energetica, dovrebbe rappresentare il 10-12% delle calorie, con un consumo di circa 0,9 grammi per chilo di peso corporeo.
- Grassi (Lipidi): Devono coprire il 20-35% del fabbisogno energetico. L’attenzione va posta sui grassi saturi (presenti soprattutto in prodotti di origine animale, escluso il pesce), che non dovrebbero superare il 10% del totale.
Cibi sì e cibi no: una guida rapida
Per seguire al meglio questo modello, è utile avere una lista chiara degli alimenti consigliati e di quelli da limitare.
Cibi da privilegiare:
- Cereali e pseudocereali (anche integrali).
- Olio extra vergine d’oliva.
- Legumi e pesce.
- Carne bianca magra e uova.
- Frutta secca, frutta e verdura di stagione.
- Latticini a basso contenuto di grassi.
Cibi da limitare fortemente:
- Carni rosse e processate.
- Cibi fritti e industriali (snack, merendine).
- Grassi saturi (burro, margarina, strutto).
- Bevande gassate e zuccherate, succhi di frutta con zuccheri aggiunti.
- Eccesso di sale e salse elaborate.
- Alcolici e superalcolici.