Con l’arrivo del 2025, l’INPS ha annunciato importanti novità sull’assegno unico universale figli e conferme sulle date di pagamento e sulle modalità di calcolo, puntando a semplificare le procedure per i beneficiari.
L’INPS ha comunicato le date di erogazione dell’Assegno Unico per il mese di giugno 2025:
- A partire da giovedì 20 giugno 2025: per le famiglie che non hanno registrato variazioni nello stato familiare rispetto al mese precedente.
- Entro la fine del mese: per coloro che hanno comunicato modifiche, come la nascita di un nuovo figlio, o per i nuovi richiedenti.
Le novità del 2025: semplificazioni e adeguamenti
Il 2025 porta con sé diverse modifiche volte a rendere l’accesso all’Assegno Unico e ad altri benefici più agevole:
ISEE e Bonus Nido: Dal 2025, il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non terrà più conto del Bonus Nido. Questa modifica è pensata per facilitare l’accesso al beneficio per le famiglie con bambini che frequentano il nido.
Rinnovo Automatico dell’Assegno Unico: Per chi è già beneficiario dell’Assegno Unico, non sarà necessario presentare una nuova domanda. Tuttavia, è stato obbligatorio aggiornare il nuovo ISEE entro il 28 febbraio 2025 per garantire che gli importi erogati riflettano correttamente la situazione economica familiare. Chi non lo ha fatto, potrebbe ricevere l’importo minimo.
Adeguamenti e procedure semplificate
A partire dal 1° febbraio 2025, gli importi dell’Assegno Unico sono stati adeguati in base all’inflazione, con un incremento dello 0,8%. L’assegno minimo è ora di 57,45 euro al mese. L’assegno massimo raggiunge i 200,99 euro per ciascun figlio.
Per snellire le procedure, l’INPS ha potenziato l’utilizzo della DSU precompilata (Dichiarazione Sostitutiva Unica), accessibile direttamente dal portale dell’Istituto. Questa funzionalità permette ai cittadini di trovare già precaricati i propri dati reddituali e patrimoniali, con la possibilità di confermarli o modificarli, riducendo tempi e possibili errori nella compilazione.
Inoltre, dal 2025, i pagamenti verranno gestiti tramite il Sistema Unico di Gestione IBAN (SUGI), uno strumento che consente al cittadino o al patronato di registrare un IBAN che potrà essere utilizzato per tutte le prestazioni INPS.
Come viene calcolato l’Assegno Unico?
L’importo dell’Assegno Unico è modulato in base a diversi fattori, tra cui l’ISEE del nucleo familiare, l’età dei figli e altre condizioni specifiche.
L’assegno si compone di una quota variabile e di eventuali maggiorazioni:
- La quota variabile massima è di 199,4 euro per ciascun figlio minore con ISEE fino a 17.090,61 euro.
- La quota minima è di 57 euro per ciascun figlio minore in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 45.574,96 euro.
Sono previste maggiorazioni in diversi casi, come ad esempio per:
- Nuclei familiari numerosi (dal terzo figlio in poi).
- Madri con meno di 21 anni.
- Genitori entrambi lavoratori.
- Figli con disabilità.
- Figli sotto l’anno di età o tra 1 e 3 anni per nuclei con 3 o più figli e ISEE fino a 45.574,96 euro.
Infine, per garantire che nessuna famiglia subisca una perdita economica rispetto ai precedenti assegni familiari e detrazioni fiscali, è prevista una quota di maggiorazione compensatoria qualora l’importo dell’Assegno Unico risulti inferiore.
Le famiglie sono invitate a verificare la propria situazione ISEE e ad assicurarsi che tutti i dati siano aggiornati per accedere all’importo corretto dell’Assegno Unico.