La dieta chetogenica è un modello alimentare che ha guadagnato popolarità per la sua efficacia nella perdita di peso. Il suo principio cardine è uno sbilanciamento volontario dei macronutrienti: una riduzione drastica dei carboidrati, a favore di un aumento di proteine e, soprattutto, grassi.
Lo scopo di questo cambio di proporzioni è costringere il metabolismo a utilizzare i grassi come carburante principale, un processo noto come chetosi.
Il meccanismo della chetosi e il cervello
In condizioni normali, le nostre cellule ricavano l’energia dal glucosio derivato dai carboidrati. Quando l’assunzione quotidiana di carboidrati scende al di sotto di una soglia critica (generalmente tra i 20 e i 50 grammi giornalieri, variabile su base individuale), l’organismo entra in modalità energetica alternativa.
Tutte le cellule possono iniziare a bruciare i grassi, ma le cellule nervose non hanno questa capacità. È qui che subentrano i corpi chetonici: il fegato scompone i grassi, generando queste molecole che possono essere utilizzate dal cervello come sostituto del glucosio.
La chetosi si raggiunge tipicamente dopo un paio di giorni di restrizione severa.
Il contesto originale e gli effetti sull’organismo
Come sottolineato dal manuale “Alimentazione e Salute” di Fondazione Veronesi, questo regime non è privo di conseguenze per il corpo. La chetosi indotta dalla dieta è considerata una condizione tossica che richiede ai reni di smaltire i corpi chetonici in eccesso.
- Non è Acidosi Metabolica: È importante distinguerla dall’acidosi metabolica patologica (una complicazione grave del diabete di tipo 1), dove l’accumulo di chetoni diventa pericoloso.
- Origine Terapeutica: La dieta nasce per ridurre le crisi epilettiche in pazienti non sensibili ai farmaci, a causa del suo grande impatto sull’attività cerebrale.
Difficoltà e risultati a lungo termine
Nonostante il successo nella perdita di peso, la dieta chetogenica è complessa e richiede disciplina:
- Rischio di Interruzione: Basta anche un lieve “sgarro” nell’assunzione di carboidrati per bloccare immediatamente la chetosi e riportare il corpo a utilizzare gli zuccheri.
- Effetti Collaterali Iniziali: I giorni che precedono l’entrata in chetosi possono essere accompagnati da sintomi spiacevoli come nausea, stitichezza, stanchezza e difficoltà respiratorie.
- Efficacia a Lungo Termine: La dieta è tipicamente proposta per periodi brevi (poche settimane). Non esistono prove definitive che i risultati ottenuti sul lungo periodo siano migliori o più duraturi rispetto a quelli raggiunti con un regime alimentare bilanciato.




