Ragusa – Grande partecipazione e atmosfera magica sabato sera al duomo di San Giorgio a Ragusa, dove il rinomato concertista belga Paul De Maeyer ha regalato al pubblico un’esperienza musicale indimenticabile nell’ambito del Festival organistico internazionale di Ibla – Città di Ragusa. Il monumentale scenario barocco, illuminato da una luce soffusa, ha fatto da cornice a un evento che ha saputo coniugare arte, cultura e internazionalità, coinvolgendo appassionati e curiosi in un viaggio tra note e suggestioni.
Il concerto si è distinto per un repertorio accattivante, scelto con cura per esaltare le potenzialità timbriche dell’organo del Duomo e trasportare la platea in diverse epoche e stili. Dalle raffinate pagine di Bach e Verdi, fino ad approdare a brani contemporanei, il programma ha evidenziato la versatilità e la maestria di De Maeyer, capace di infondere nuova vita ai classici e di sorprendere con interpretazioni originali.
Paul De Maeyer, figura di spicco nel panorama organistico europeo, vanta una carriera internazionale costellata di riconoscimenti e collaborazioni prestigiose. Il suo impegno per la diffusione della cultura organistica e la dedizione nel valorizzare il repertorio tradizionale e moderno lo rendono un ambasciatore d’eccezione di questo affascinante strumento. In questa occasione, tra l’altro, De Maeyer ha voluto dedicare un brano della sua esibizione proprio alla città di Ragusa, sottolineando il valore simbolico del Festival come ponte tra popoli e tradizioni, nel segno dei gemellaggi internazionali che caratterizzano l’iniziativa.
L’evento si è svolto sotto la direzione artistica del maestro Marco D’Avola, il cui lavoro appassionato ha permesso anche quest’anno di portare sul territorio artisti di calibro internazionale e di coinvolgere istituzioni, sponsor e partner locali. Il patrocinio e il sostegno di enti pubblici e privati hanno contribuito in modo determinante alla riuscita della manifestazione, confermando la centralità del Festival organistico di Ibla come appuntamento di rilievo nel panorama culturale internazionale.
Il concerto di Paul De Maeyer ha lasciato un segno profondo nel cuore degli spettatori, dimostrando ancora una volta come la musica possa essere veicolo di emozioni, scambi e amicizia tra diverse culture. Un successo che rafforza il ruolo di Ragusa come capitale della musica organistica e che conferma la vocazione internazionale e inclusiva del Festival.



