Si avvicina il termine di pagamento della Rottamazione Quater. L’Agenzia delle Entrate Riscossione ha ricordato che la scadenza ufficiale è fissata al 30 novembre, con il consueto termine di tolleranza che estende la possibilità di versamento fino al 9 dicembre.
Questo appuntamento è fondamentale: chi non rispetta la scadenza perde automaticamente i benefici della definizione agevolata e, al momento, trova chiusa la porta anche per accedere alla Rottamazione Quinquies. Per chi dovesse saltare il pagamento, l’unica alternativa resta la rateizzazione ordinaria del debito residuo.
L’appuntamento con il versamento
Entro la prima decade di dicembre, chi ha aderito alla Rottamazione Quater deve effettuare il versamento della:
- Decima rata del piano ordinario.
- Seconda rata del nuovo piano, nel caso dei contribuenti riammessi.
L’Agenzia delle Entrate Riscossione ha specificato che il mancato pagamento, il versamento oltre il termine ultimo o l’importo parziale comportano la perdita dei benefici; le somme già corrisposte saranno imputate a titolo di acconto sul debito complessivo.
I pagamenti possono essere eseguiti in diverse modalità, utilizzando i moduli allegati alla comunicazione delle somme dovute:
- Online: tramite canali telematici delle banche, Poste Italiane e PSP Prestatori di Servizi di Pagamento aderenti al nodo pagoPa, sul sito di Agenzia delle Entrate Riscossione e con l’App Equiclick.
- Offline: presso banche, uffici postali, tabaccherie, ricevitorie o sportelli ATM abilitati.
Decadenza e Rottamazione Quinquies
Attualmente, basta una sola rata non pagata per far scattare la decadenza. In base alle regole previste dal Disegno di Legge di Bilancio 2026, i contribuenti che non onorano il pagamento entro il 30 novembre sono esclusi anche dalla nuova pace fiscale che offre una rateizzazione fino a nove anni.
Un trattamento diverso è riservato a chi era già decaduto dalle precedenti rottamazioni. Chi ha aderito alla Quater potrà accedere alla Quinquies solo se risultava già non in regola con i pagamenti al 30 settembre scorso.
Le possibili modifiche in arrivo
È importante sottolineare che la Legge di Bilancio 2026 è ancora in fase di approvazione. Gli emendamenti presentati potrebbero cambiare il quadro normativo nelle prossime settimane.
Tra le ipotesi in campo si discute di:
- Prevedere un’eccezione per i decaduti prima del 30 settembre dall’esclusione per i debiti da accertamento.
- Innalzare a due i mancati pagamenti anziché uno solo prima di determinare la decadenza.
Tuttavia, anche se quest’ultima novità venisse approvata, non avrebbe effetto sulla scadenza imminente del 30 novembre. Per chi non rispetta questo termine, l’unica strada praticabile resta la richiesta di rateizzazione ordinaria del debito residuo presso l’Agenzia delle Entrate Riscossione.



