Ragusa – In questo ultimo fine settimana, la Maison Godot di via Carducci a Ragusa si è trasformata, senza grandi sforzi di fantasia, in un cafe’ chantant parigino, negli anni immediatamente precedenti alla Grande Guerra, la prima mondiale. A ravvivare la serata, le musiche (umoristiche) di Erik Satie, eseguite dal vivo dal Maestro Pietro Cavalieri, mentre i direttori artistici della Compagnia Godot, Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso presentavano una serie di quadri surrealisti “portati in scena da manichini senza volto né identità, come voluto dal regista, restituendo in modo poetico e inquietante l’anonimia della società moderna”.
Merito di queste entusiasmanti serate, la scelta di Bisegna e Bonaccorso di mettere in scena l’opera “Sports e Divertissements” di Erik Satie, opera certamente non nata per essere rappresentata sui palcoscenici. I due direttori artistici affermano “Un debutto fuori dagli schemi, nel segno dell’innovazione, per celebrare il centenario della morte di Satie attraverso un progetto mai rappresentato prima da nessuno. Lo spettacolo nasce da una proposta del M° Pietro Cavalieri, musicista, compositore ed ex direttore dei Conservatori di Catania e di Gela, che ha invitato la compagnia a lavorare su ” Sports et Divertissements”, celebre suite umoristica di Satie: un “album musicale illustrato”, composto nel 1914 e pubblicato nel 1923, che univa musica, disegno e parola, con le illustrazioni di Charles Martin e le annotazioni ironiche che Satie scrisse di suo pugno sugli spartiti. Da queste note e parole, il regista Vittorio Bonaccorso ha ideato un’operazione teatrale inedita e sperimentale, trasformando le figure dell’illustratore e le frasi del compositore in immagini viventi.”In origine – spiega Bonaccorso – Satie aveva destinato musica e disegni solo all’esecutore. Io ho immaginato di portare tutto questo sul palcoscenico, dando corpo al gesto e restituendo, attraverso la pantomima, la sua visione critica e surreale del mondo”.
Sotto la regia immaginifica di Bonaccorso e con l’interpretazione dal vivo al pianoforte del M° Cavalieri, lo spettacolo ha trasformato la partitura in azione, creando un dialogo costante tra suono e movimento, tra musica e gesto. Fondamentale, nella costruzione visiva, il lavoro sui costumi firmati da Federica Bisegna, che ha ideato un universo di quadri surrealisti popolati da manichini senza volto né identità, come voluto dal regista, restituendo in modo poetico e inquietante l’anonimia della società moderna. “Il lavoro degli attori è stato intenso – sottolineano i direttori artistici Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso – costretti alla condizione più dura: recitare solo con il corpo, senza volto, senza voce, coperti completamente dalla testa ai piedi. Una sfida fisica e interpretativa che hanno superato con straordinaria bravura”. A rimarcare l’attualità dell’opera, la messinscena ha alternato quadri visivi ispirati ai “divertimenti” di Satie a immagini delle guerre del Novecento e dei conflitti contemporanei – dall’Ucraina a Gaza, dalla Siria all’Africa – scandite dalle musiche di Luciano Berio, di cui ricorre il centenario della nascita. Un’idea che dialoga perfettamente con il tema della guerra e con il teatro dell’assurdo, fil rouge dell’intera stagione.
Sul palco, insieme ai direttori artistici Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso, si sono esibiti Rossella Colucci, Benedetta D’Amato, Alessandra Lelii, Ginevra Cilia e Lorenzo Pluchino, protagonisti di una performance corale di grande impatto visivo ed emotivo.Durante le serate sono intervenuti il M° Pietro Cavalieri, il prof. Giuseppe Traina dell’Università di Ragusa Ibla e la prof.ssa Lina Maria Ugolini, docente di drammaturgia musicale al Conservatorio di Catania, che hanno sottolineato l’originalità e il valore culturale della rappresentazione. La 20ª edizione di “Palchi Diversi” ha il patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana, del Comune di Ragusa, di Enjoy Barocco. (da.di.)




