Modica – Apprendo con viva attenzione e condivido nella sostanza la denuncia della CGIL di Ragusa riguardo l’infinita e ormai farsesca vicenda dell’autostrada Siracusa-Gela. Ha ragione il segretario Roccuzzo: è inaccettabile che un’opera strategica per il sud-est siciliano sia ancora un miraggio, mentre le risorse per altre finalità sembrano non mancare mai.
Tuttavia, nel leggere l’accorata nota sindacale, non posso fare a meno di sorridere con amarezza di fronte a un dettaglio non trascurabile, che rende la situazione ancora più grottesca. Si invoca la rapida cantierabilità di un progetto che, nei fatti, non esiste più. Il progetto esecutivo dell’autostrada, infatti, è da tempo decaduto, e con esso sono svaniti anche tutti i vincoli urbanistici e preordinati all’esproprio che per anni hanno bloccato intere aree del nostro territorio.
Ci troviamo quindi a protestare per la mancata realizzazione di un’autostrada il cui progetto è, a tutti gli effetti, carta straccia. Questo la dice lunga sul livello di approssimazione e sulla scarsa attenzione che la politica, a tutti i livelli, ha riservato a quest’opera. Per anni si sono fatte promesse e annunci su un’infrastruttura che, un passo alla volta, perdeva i suoi presupposti giuridici e tecnici per poter essere realizzata.
È giunto il momento di smetterla con la propaganda e di fare luce sulle reali responsabilità politiche che hanno portato a questo disastro. Non possiamo più accontentarci di denunce, pur giuste, che si basano su presupposti ormai superati dalla realtà dei fatti.
Per questa ragione, insieme al Segretario Regionale del Partito Democratico, l’onorevole Anthony Barbagallo, e all’onorevole Nello Dipasquale i circoli PD di Modica e Scicli intendono organizzare a breve un’iniziativa pubblica sul territorio.
Un’occasione per denunciare con forza lo stato di abbandono in cui versa la nostra viabilità e, soprattutto, per fare chiarezza definitiva su chi ha causato la decadenza del progetto e chi, oggi, continua a illudere i cittadini con la promessa di un’autostrada fantasma.
Il Partito Democratico, che nel 2022 aveva ottenuto il finanziamento dell’opera grazie all’impegno dei propri rappresentanti nelle istituzioni regionali e nazionali, vuole che i responsabili di questo disastro vengano chiamati a rispondere del loro operato o, meglio, del loro sistematico immobilismo.