Il Bonus Elettrodomestici 2025 è uno degli incentivi più attesi per l’acquisto di apparecchi a elevata efficienza, con uno sconto che può raggiungere i 200 euro. Tuttavia, è cruciale capire che questo contributo non è un semplice sconto: per ottenerlo, la rottamazione di un vecchio elettrodomestico della stessa tipologia è un requisito fondamentale e obbligatorio.
La misura, disciplinata dal recente decreto del Mimit (Ministero delle Imprese), persegue un duplice obiettivo:
- Promuovere il risparmio energetico incentivando la sostituzione di apparecchi obsoleti.
- Garantire il corretto smaltimento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE).
- Il Meccanismo Obbligatorio della Rottamazione
Per poter accedere allo sconto in fattura, il cittadino deve rispettare una sequenza precisa di azioni:
- Acquisto Qualificato: Bisogna acquistare un nuovo elettrodomestico Made in UE che rientri in una delle categorie ammesse (come lavatrici, frigoriferi, forni, ecc.) e che soddisfi la classe energetica minima richiesta dal decreto (ad esempio, classe A per le lavatrici o D per i frigoriferi).
- Conferimento Obbligatorio: Al momento dell’acquisto, è necessario consegnare al punto vendita o a un centro autorizzato un apparecchio analogo (stessa tipologia) ma con prestazioni energetiche inferiori rispetto a quello nuovo.
- Certificazione del Venditore: Sarà l’esercente a dover attestare sulla piattaforma digitale, gestita da Invitalia, l’avvio del vecchio apparecchio al corretto smaltimento RAEE.
Attenzione: Senza la prova di questo corretto smaltimento, il bonus decade automaticamente, anche se tutti gli altri requisiti economici e tecnici (ISEE, classe energetica) sono stati soddisfatti.
Controlli e rischi di irregolarità
L’intero processo è monitorato attraverso una piattaforma telematica che incrocia i dati forniti dagli esercenti con quelli di enti preposti (come INPS e Agenzia delle Entrate) per prevenire abusi.
I rivenditori hanno l’obbligo di conservare scrupolosamente tutta la documentazione, inclusi i moduli di rottamazione. In caso di dichiarazioni false o irregolarità, scattano sanzioni severe: il cittadino è tenuto alla restituzione del bonus e i rivenditori rischiano l’esclusione dal programma.
La rottamazione, dunque, non è solo una clausola burocratica, ma un atto di responsabilità ambientale. Per non perdere l’opportunità di ottenere uno sconto del 30% fino a 200 euro, è fondamentale identificare l’apparecchio da sostituire e assicurarsi che l’esercente segua la procedura di smaltimento RAEE.