Ragusa – Una domenica che profumava di latte e tradizione ha chiuso in bellezza la prima edizione del Festival dei Formaggi Iblei, che ieri ha fatto tappa alla Fiera Agroalimentare Mediterranea di Ragusa, proprio nell’anno in cui la storica manifestazione ha festeggiato i suoi 50 anni. L’iniziativa, ideata dalla cooperativa Progetto Natura (la più grande del Sud Italia per la raccolta del latte e la produzione del Ragusano Dop) e finanziata dal GAL Terra Barocca, ha regalato ai visitatori della FAM un pomeriggio interamente dedicato ai formaggi del territorio ibleo, trasformando la fiera in un laboratorio di sapori e conoscenza.
Fin dall’avvio della terza tappa, i tavoli della degustazione libera sono stati presi d’assalto da centinaia di curiosi, turisti e famiglie, tutti pronti a lasciarsi conquistare dai formaggi storici iblei: il Tumazzo Modicano, il Cosacavaddu Ibleo, la Provola Ragusana e, naturalmente, il Ragusano Dop, fiore all’occhiello della produzione locale e unico formaggio a denominazione d’origine protetta dell’area iblea. Un vero e proprio viaggio tra profumi e consistenze che raccontano la ricchezza di una tradizione antica e ancora oggi viva. Il programma ha offerto anche momenti di approfondimento molto apprezzati. Le due masterclass vino e formaggi, curate da Giorgio Solarino, delegato ONAV Modica, hanno proposto un percorso di degustazione raffinato tra tre diverse stagionature di Ragusano Dop abbinate ai vini Frappato e Cerasuolo di Vittoria Docg, esaltando al meglio l’intensità dei sapori.
Molto partecipata la degustazione guidata condotta da Antonio Difalco, responsabile della produzione dei formaggi di Progetto Natura e componente ONAF, che ha portato in assaggio Ricotta, Mozzarella, Tumazzo, Provola e lo stesso Ragusano Dop, con racconti e curiosità sulle tecniche di lavorazione e sulle peculiarità di ciascun prodotto. Un tocco di eleganza ha caratterizzato anche la presentazione, con i formaggi disposti su vassoi a forma di Sicilia, che hanno reso ogni assaggio un omaggio visivo oltre che gustativo alla terra iblea. La preparazione e il servizio sono stati curati da Giovanni Roccasalva, che ha coordinato il team impegnato a garantire la qualità e l’armonia di ogni piatto mentre turisti e visitatori sono stati allietati da vari momenti di simpatica animazione. “Questa iniziativa ci ha permesso di concentrare l’attenzione sui formaggi storici e tradizionali degli Iblei, valorizzandone il legame con la cultura e l’economia del nostro territorio” ha sottolineato Giorgio Ragusa, responsabile della comunicazione di Progetto Natura.
Soddisfazione anche da parte del presidente del GAL Terra Barocca, Maria Monisteri, che ha evidenziato il valore strategico del progetto: “Il Festival dei Formaggi Iblei rappresenta un esempio concreto di come le eccellenze agroalimentari possano diventare volano di promozione turistica e sviluppo economico. Con queste tre tappe è stato raccontato il meglio della nostra tradizione, offrendo a cittadini e visitatori un’esperienza che unisce gusto, cultura e identità territoriale”. Con l’appuntamento di Ragusa si è concluso un percorso che, in queste settimane, ha raccontato la ricchezza casearia iblea in tre tappe e con postazioni dedicate. Un viaggio tra gusto, cultura e convivialità che ha messo in luce la qualità dei formaggi iblei e il lavoro di allevatori e casari, custodi di un patrimonio che merita di essere conosciuto e tramandato.