Proseguono i lavori sulla Rottamazione-quinquies, la nuova edizione della definizione agevolata dei debiti fiscali, che si candida a essere un pilastro della prossima Legge di Bilancio 2026. Sotto l’egida del Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, l’iniziativa mira a sostenere i contribuenti in difficoltà, ma con criteri più selettivi per garantire la sostenibilità finanziaria.
Tra le ipotesi più rilevanti al vaglio del MEF spiccano l’introduzione di un “ticket d’ingresso” e l’ampliamento della sanatoria agli avvisi bonari notificati entro il 31 dicembre 2023.
Acconto ridotto e rateizzazione più sostenibile
La proposta iniziale di rottamazione, che prevedeva costi per lo Stato superiori a 5 miliardi di euro, sta subendo correttivi mirati a contenere la spesa pubblica.
Una delle novità chiave è il “ticket d’ingresso”: un versamento iniziale stimato intorno al 5% del debito complessivo. Questa soluzione sostituirebbe le maxi-rate (fino al 20% del debito) previste nelle edizioni precedenti, rendendo l’adesione più accessibile. L’obiettivo è duplice: facilitare l’ingresso nel piano per i contribuenti onesti e scoraggiare i “rottamatori di professione”, ovvero coloro che aderiscono senza completare il pagamento, causando perdite per l’Erario.
In parallelo, si valuta un leggero restringimento della dilazione massima: la proposta iniziale di 10 anni (120 rate) potrebbe essere ridotta a 9 anni.
Apertura agli Avvisi Bonari e carichi 2023
Un emendamento presentato in Senato da Forza Italia propone un significativo ampliamento della platea. L’idea è estendere la definizione agevolata non solo ai carichi affidati all’Agente della Riscossione entro fine 2023, ma a tutti i debiti notificati entro tale data, includendo quindi gli avvisi bonari trasmessi dall’Agenzia delle Entrate.
Questa apertura rappresenterebbe una novità assoluta rispetto alle precedenti rottamazioni, offrendo ai contribuenti la possibilità di sanare atti che finora erano esclusi, migliorando il recupero delle entrate e riducendo il contenzioso.
Criteri di esclusione e la “tolleranza” sulle rate
La Rottamazione-quinquies è pensata per persone fisiche, giuridiche, imprese e professionisti, ma con criteri di esclusione definiti per garantire l’equità:
Esclusi: Debiti relativi a recupero di aiuti di Stato illegittimi, condanne della Corte dei Conti, sanzioni penali/multe e debiti già oggetto di precedenti definizioni agevolate non onorate.
Tolleranza: Per facilitare il rispetto degli impegni, si conferma l’ipotesi di una tolleranza più ampia per eventuali rate non pagate, riducendo il rischio di decadenza automatica dopo un solo errore.
Il testo definitivo sarà integrato nella Legge di Bilancio 2026. L’obiettivo del MEF è trovare un equilibrio tra inclusività e rigore fiscale, per un rilancio efficace della tax compliance nel Paese.