La prossima Legge di Bilancio si prepara a introdurre importanti novità fiscali. Le due proposte centrali del dibattito, l’estensione della flat tax per le Partite IVA e una nuova rottamazione selettiva dei debiti, sollevano domande su equità e fattibilità.
Il Governo mira ad ampliare il regime forfettario, innalzando la soglia di ricavi da 85.000 a 100.000 euro. L’obiettivo è chiaro: semplificare il sistema tributario e rendere il regime del 15% più attrattivo per un maggior numero di professionisti e microimprenditori.
Tuttavia, l’applicazione di questa misura incontra un ostacolo significativo a livello europeo. A partire dal 2025, infatti, la normativa comunitaria ha armonizzato le franchigie IVA tra i Paesi membri. Per poter innalzare la soglia, l’Italia dovrebbe chiedere una revisione delle direttive UE, un iter lungo e incerto che difficilmente si concilia con i tempi della manovra. Inoltre, l’estensione del regime forfettario potrebbe accentuare le disparità tra lavoratori autonomi e dipendenti, che non godono di agevolazioni simili.
Rottamazione selettiva: una sanatoria mirata
Parallelamente, si sta lavorando a una “rottamazione quinquies”, una sanatoria per i debiti fiscali che, a differenza del passato, sarebbe selettiva. L’obiettivo è evitare un condono di massa e aiutare solo coloro che si trovano in reale difficoltà economica, come piccoli imprenditori in crisi o famiglie con un ISEE basso.
Questa proposta, pur essendo più rigida, cerca di trovare un equilibrio tra equità e responsabilità fiscale. Le sfide per il Governo saranno definire criteri di accesso chiari e trasparenti, per non escludere chi ha realmente bisogno e non generare contenzioso.
Le due misure rappresentano un tentativo di conciliare la semplificazione fiscale con la giustizia contributiva. Se l’estensione del forfettario si scontra con vincoli normativi internazionali, la rottamazione selettiva richiederà un’attenta calibrazione per evitare effetti discriminatori. Il Governo dovrà bilanciare le spinte politiche con la concretezza e l’equità, in un contesto economico e normativo complesso.