Giarratana – Si è conclusa ieri sera, con grande partecipazione e devozione, la festa di San Bartolomeo apostolo, patrono principale di Giarratana. Un evento che ha riunito l’intera comunità locale, devoti e visitatori in un clima di fede e tradizione, segnando una delle celebrazioni più sentite del territorio. La giornata conclusiva è iniziata alle prime luci dell’alba, con lo sparo dei 21 colpi a cannone e il suono festoso delle campane, segno tangibile dell’avvio delle solenni celebrazioni.
Poco dopo, la recita delle lodi mattutine, seguita dalla benedizione eucaristica, ha predisposto i cuori dei fedeli per una giornata di intensa spiritualità. Il momento culminante della mattinata è stato caratterizzato dalla solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa. La sua presenza ha rappresentato un segno di profonda vicinanza alla comunità giarratanese, in un periodo di attesa per l’arrivo del nuovo parroco, don Franco Ottone. Un ringraziamento sentito è stato rivolto all’amministratore parrocchiale, il sacerdote Salvatore Puglisi, per avere svolto il compito per il quale era stato predestinato. La celebrazione è stata animata con grande partecipazione dalla corale parrocchiale “Regina Caeli”, che ha arricchito la liturgia con canti solenni. Subito dopo, a mezzogiorno, la tanto attesa “Sciuta” del simulacro di San Bartolomeo ha commosso i presenti. Tra applausi, spari degli “nzaiareddi” e giochi pirotecnici, il simulacro ha preso il via per la tradizionale processione lungo le vie del centro storico.
Una sosta significativa si è avuta nella chiesa di Sant’Antonio Abate per la recita dell’Angelus, prima del rientro nella chiesa Madre nel primo pomeriggio. Le celebrazioni sono poi proseguite con la tradizionale “Cena” nel sagrato della chiesa di San Bartolomeo, momento di incontro e convivialità per la comunità. In serata, la solenne celebrazione eucaristica in chiesa Madre ha preceduto la processione vespertina che ha attraversato le principali vie di Giarratana, animando la notte con la musica della banda cittadina Vincenzo Bellini e le preghiere dei fedeli. L’arrivo della processione sul sagrato della chiesa di San Bartolomeo ha segnato uno degli ultimi momenti solenni, con il panegirico tenuto da don Puglisi che ha saputo toccare i cuori dei presenti con parole di fede e speranza. La “Trasuta” del simulacro e la sua riposizione nella cappella dell’altare maggiore, poco dopo mezzanotte, ha chiuso con grande emozione una giornata indimenticabile. Anche per quest’ultima fase è arrivato il sostegno mediatico da parte dell’azienda Gali group trasporti & logistica di Ispica che ha puntato a mettere in risalto l’aspetto identitario dei solenni festeggiamenti. Ancora una volta, le celebrazioni in onore di San Bartolomeo apostolo rappresentano, per la comunità giarratanese, la testimonianza viva di una fede radicata e di una tradizione che continua a unire generazioni diverse nel nome del loro patrono.