La Rottamazione quinquies, uno dei provvedimenti fiscali più attesi, si prepara a fare il suo ingresso nella prossima Legge di Bilancio. Questa volta, però, le regole cambieranno. Il governo punta a una sanatoria più rigorosa, che offra un’opportunità a chi è in reale difficoltà, ma al contempo escluda i cosiddetti “furbetti” che in passato hanno approfittato delle agevolazioni senza mai saldare i conti.
Chi potrà accedere e le principali novità
La nuova rottamazione non sarà aperta a tutti. Potranno aderire solo i contribuenti con debiti a ruolo che non hanno pendenze relative a vecchie sanatorie. Saranno esclusi i “rottamatori seriali”, ovvero chi ha già aderito a condoni precedenti senza aver rispettato i pagamenti.
Le condizioni, tuttavia, si preannunciano molto più vantaggiose:
- Rateizzazione lunga: il piano di pagamento potrà estendersi fino a 10 anni, con un massimo di 120 rate mensili.
- Niente sanzioni: si pagherà solo il capitale dovuto, senza interessi né sanzioni.
- Flessibilità: si potrà saltare fino a 8 rate non consecutive senza perdere il beneficio.
- Anticipo per i grandi debitori: per i debiti superiori a 50.000 euro, potrebbe essere richiesta una prima rata obbligatoria più consistente come garanzia di serietà.
Saldo e stralcio per i debiti più piccoli
Per i contribuenti con debiti di importo ridotto, il governo sta valutando anche una misura di saldo e stralcio o di cancellazione automatica. Se approvata, questa opzione permetterebbe di annullare le cartelle sotto una certa soglia, alleggerendo subito la posizione dei debitori.
Tempistiche e consigli utili
La Rottamazione quinquies dovrebbe essere inserita nella Legge di Bilancio 2026 e diventare operativa tra la primavera e l’estate dello stesso anno. I contribuenti interessati avranno diversi mesi per valutare la loro posizione. È consigliabile non aspettare l’ultimo minuto per presentare la domanda, al fine di evitare intasamenti e difficoltà.
In sintesi, la nuova rottamazione si configura come un aiuto concreto per chi vuole davvero mettersi in regola, ma con regole più rigide per garantire equità e serietà.