Comiso – Una tragedia immane si è consumata ieri pomeriggio sulla Statale 417, la famigerata Catania-Gela, in territorio di Caltagirone. Un violento incidente stradale ha causato la morte di due persone, Giuseppe Ruscica, 71 anni, e la figlia Martina, 33 anni, entrambi di Comiso.
Nell’impatto, che ha coinvolto un totale di cinque veicoli, tra cui due autoarticolati, una Range Rover Evoque, una Kia Sportage e la Hyundai Tucson della famiglia Ruscica, sono rimaste ferite diverse altre persone. Lo scenario, descritto dai soccorritori come “devastante”, ha richiesto l’intervento di carabinieri, vigili del fuoco e personale medico del 118.
Giuseppe e Martina Ruscica viaggiavano a bordo di una Hyundai Tucson, finita rovinosamente in una scarpata. I loro corpi sono stati estratti dalle lamiere dai vigili del fuoco. Le due vittime sono decedute sul colpo a causa del gravissimo impatto.
La moglie di Giuseppe e madre di Martina, anch’essa a bordo della vettura, è stata trasportata d’urgenza in elisoccorso all’ospedale Cannizzaro di Catania, dove si trova ricoverata nel reparto di Rianimazione. Le sue condizioni sono gravissime e la prognosi è riservata.
Il bilancio totale dell’incidente è pesantissimo: due morti e sei feriti. Tra questi, anche un bambino di 8 anni che viaggiava su una Range Rover. Il piccolo ha riportato fratture e lesioni, con una prognosi di 30 giorni, ed è stato ricoverato all’ospedale di Caltagirone. La madre del bambino, anch’essa ferita, è stata sottoposta a un intervento chirurgico, ma le sue condizioni non sono considerate gravi. Anche il conducente della Range Rover è stato trasferito al Cannizzaro.
La dinamica dell’incidente, ancora da chiarire, ha impegnato i soccorritori fino a tarda notte. Sul posto sono giunti i carabinieri della Compagnia di Caltagirone per avviare le indagini. La Procura della Repubblica di Caltagirone ha aperto un fascicolo sull’accaduto per fare luce sulle cause di questa ennesima tragedia sulla Strada Statale 417. L’intervento medico è stato coordinato da diverse ambulanze, con il supporto dell’elisoccorso e del personale ospedaliero che ha lavorato ininterrottamente per assistere i feriti.