Ragusa – Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro lettore che segnala un episodio accaduto a Ragusa in occasione della Festa delle Musica.
Ecco la lettera:
“Stimatissima Direttrice, sono un suo abituale lettore e mi permetto di disturbarla per inviarle una segnalazione. Sono un ragusano ultrasettantenne disabile con problemi di mobilità (cammino con il bastone). Venerdì 27 giugno volevo assistere a qualche spettacolo nell’ambito della Festa della Musica in corso in città. Pensavo di accedere in via Roma ponte Nuovo, dove ci sono parcheggi riservati ai disabili, da via Salvatore ma trovo una transenna presidiata da una signora di un’associazione di volontariato che immediatamente mi fa cenno perentorio di proseguire in direzione via Mario Leggio.
Tento di accostare con l’auto nello spazio libero a fianco della transenna per mostrare il mio pass da disabile e chiedere spiegazioni in merito ma la suddetta signora repentinamente e violentemente trascina rumorosamente la transenna proprio dinanzi al cofano anteriore della mia auto urlando che non si passava, quasi io avessi tentato di forzare un posto di blocco. Per evitare discussioni proseguo per via Mario Leggio cercando un percorso alternativo che dopo un lungo giro mi permette di parcheggiare in zona Cappuccini, e dunque piuttosto distante da via Roma. Ma non era finita là. Infatti mia moglie nel frattempo aveva chiamato il centralino della Polizia Municipale spiegando l’accaduto all’operatrice che aveva risposto.
E protestando per la scarsa considerazione per i disabili. Dopo una generica spiegazione che l’ordinanza così recitava, la stessa operatrice ha ritenuto di troncare la telefonata. Raggiunta finalmente via Roma ho segnalato l’episodio ad una pattuglia di agenti della Polizia Locale che mi hanno assicurato il loro intervento nei confronti della volontaria addetta alla transenna. Mi astengo da qualsiasi considerazione personale ma auspico soltanto che si utilizzi personale formato a interagire con i cittadini, siano o meno disabili. La ringrazio per l’ospitalità. Lettera firmata.