Il tempo stringe per le famiglie beneficiarie dell’Assegno Unico Universale (AUU). Mancano ormai pochi giorni alla scadenza cruciale del 30 giugno, termine ultimo per presentare l’ISEE aggiornato al 2025 e assicurarsi il diritto agli arretrati spettanti da marzo. Chi non lo farà, dal 1° luglio perderà definitivamente la possibilità di recuperare le somme non percepite.
Scadenza ISEE al 30 Giugno: non perdere gli arretrati
Dal 1° gennaio 2025, l’importo dell’Assegno Unico e le relative soglie ISEE sono stati adeguati in base all’aumento del costo della vita (+0,8% nel 2024). Per questo motivo, è fondamentale aggiornare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), strumento essenziale per calcolare l’importo pieno spettante.
Chi non ha ottenuto la certificazione ISEE aggiornata entro la scadenza ordinaria di fine febbraio, dalla mensilità di marzo sta ricevendo l’importo minimo dell’assegno, pari a 57,50 euro al mese per figlio.
Presentando l’ISEE aggiornato al 2025 entro la scadenza del 30 giugno, le famiglie potranno ottenere le somme non ricevute nelle mensilità pagate con importo minimo. Si tratta di un’opportunità irripetibile per recuperare la differenza spettante per i mesi di marzo, aprile, maggio e giugno.
Vantaggi per chi possiede Titoli di Stato
Questa “ultima chiamata” è particolarmente rilevante anche per le famiglie che possiedono titoli di stato e buoni postali. Da aprile 2025, infatti, sono pienamente operative le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2024: i titoli e i buoni posseduti possono essere esclusi dal calcolo dell’ISEE fino a un valore massimo di 50.000 euro. Questa modifica può influenzare positivamente l’ISEE, consentendo a molte famiglie di accedere a un importo maggiore dell’Assegno Unico.
Anche chi ha già presentato la DSU 2025 a inizio anno ma possiede questi strumenti finanziari, potrebbe dover provvedere a un eventuale aggiornamento per beneficiare di questa esclusione.
Il termine è perentorio: cosa succede dal 1° luglio?
È cruciale sottolineare che la scadenza del 30 giugno è perentoria. A partire dal 1° luglio, le famiglie che non avranno provveduto all’aggiornamento dell’ISEE perderanno ogni diritto a eventuali arretrati. Inoltre, l’Assegno Unico continuerà a essere erogato con l’importo minimo finché non verrà presentata una DSU aggiornata. L’INPS, infatti, adeguerà l’importo erogato solamente a partire dal mese di presentazione dell’ISEE aggiornato al 2025.