Modica – A una settimana esatta dal ‘su il sipario’ sull’edizione di Scenari 2025, c’è un ghiottissimo prologo in uno dei luoghi più suggestivi di Modica: Raro, al civico 69 di via San Benedetto da Norcia. Sulla terrazza che si affaccia sul panorama che vede San Giorgio, Modica alta, San Pietro e tutta la bellezza di Modica, alle 19 di venerdì 20 di giugno, Antonio Pascale, 59 anni, scrittore, giornalista, blogger e autore di libri che hanno raccolto premi ovunque, racconterà ‘Cose umane’, il suo ultimo libro edito Einaudi. Piera Ficili, anima e direzione artistica di Scenari che si apre il 27 di giugno alle 21, sulla scalinata di San Pietro con Aldo Cazzullo, regala alla città di Modica un autore di assoluto profilo nel panorama letterario nazionale ed internazionale.
Nato a Napoli nel 1966, Pascale è cresciuto a Caserta e nel 1989 si è trasferito a Roma, dove lavora come ispettore del Ministero delle Politiche Agricole. Collabora con Il Mattino, Lo Straniero, Limes, Corriere della Sera e con i siti salmone.org e newclear.it. Il suo blog è ospitato dal quotidiano online Il Post. Insieme a Giovanni Todescan, Andrea Punzo, Francesca Filiasi, Pascale è l’autore di ‘Belve’ la trasmissione di RAI 2 condotta da Francesca Fagnani, leader negli ascolti in Italia.
Ed è lui con il suo libro, il protagonista di questo momento di pregio letterario su quella terrazza di Raro che sarà proscenio di RaroJazz, evento musico-letterario che ogni giovedì sera, dalle 21 e per tutta la durata di Scenari sino a fine luglio, accompagnerà la rassegna firmata Piera Ficili.
‘Cose umane’ sono pagine di un racconto tra le strade assolate in una Caserta d’agosto praticamente deserta e il buio di una casa volutamente buia. Pascale racconta delle cose degne di essere ricordate tra memoria familiare e la vita di Antonio e il suo ‘va e vieni’ da Roma. Tra malinconia e il racconto della distanza che separa da com’eravamo per misurare chi siamo: genitori che invecchiano, giovani sognanti, amori che iniziano presto, finiscono male o non finiscono mai per una serie di personaggi teneri, meschini, violenti, vulnerabili ma soprattutto veri.