Ragusa – Domani 13 giugno, presso l’auditorium dell’Assessorato Comunale Sviluppo Economico di Ragusa, si terrà il convegno conclusivo del progetto GenoModCinProLaC, un’iniziativa ambiziosa dedicata alla salvaguardia del patrimonio genomico delle razze bovine Modicana e Cinisara, con un focus sulla valorizzazione della biodiversità e della qualità dei loro prodotti lattiero-caseari. Il convegno, promosso in sinergia con l’Università di Catania e vari partner, si inserisce nell’ambito della Sottomisura 16.1 del PSR Sicilia, e rappresenta un momento di sintesi dei risultati ottenuti dal progetto, ma anche un’occasione per riflettere su come scienza, comunicazione e strategie di marketing possano concretamente sostenere la sopravvivenza e la competitività delle produzioni agroalimentari tradizionali.
Le razze Modicana e Cinisara sono due gioielli zootecnici della biodiversità siciliana. Rustiche, frugali, adatte al pascolo brado, producono un latte di eccezionale qualità, con proprietà organolettiche uniche. Ma sono anche razze a rischio di estinzione, minacciate da logiche produttive che premiano la quantità a scapito della qualità, e da un mercato che troppo spesso dimentica il valore delle filiere corte, sostenibili e identitarie. Uno dei protagonisti di questo percorso è il formaggio Ragusano DOP, prodotto simbolo del latte che si ottiene dalle vacche al pascolo. Ancora oggi lavorato secondo metodi artigianali tramandati da generazioni, il Ragusano DOP riflette la ricchezza dei pascoli iblei e la tipicità genetica della Modicana. La sua tutela non è solo una questione gastronomica, ma un atto di difesa culturale e ambientale. Dopo i saluti istituzionali da parte del sindaco del Comune di Ragusa Giuseppe Cassì, dell’assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Ragusa Giorgio Massari, del direttore IPA Ragusa Servizio 13 Giorgio Carpenzano, e del presidente dell’Ordine Agronomi di Ragusa Giuseppe Di Pietro, seguirà un’agenda ricca di contributi scientifici e testimonianze operative.
La presentazione del progetto sarà a cura di Giuseppe Licitra, Innovation Broker e responsabile scientifico di GenoModCinProLaC. Della caratterizzazione genetica dei loci legati alla qualità del latte delle due razze, parleranno Salvatore Bordonaro e Serena Tumino dell’Università di Catania, mentre l’uso della fecondazione artificiale e il programma embryo transfer per il miglioramento genetico saranno illustrati da Gabriele Marino dell’Università di Messina. Atteso l’intervento di Mario Scolari di Teseo marketing research sul comportamento dei consumatori che parlerà anche dei punti di forza del Ragusano DOP da utilizzare per una comunicazione efficace. Il progetto GenoModCinProLaC lavora su più fronti: preservare il dna delle razze, migliorare la filiera produttiva, ma anche rendere i prodotti riconoscibili e desiderabili per il consumatore. Il convegno si concentrerà anche su benessere animale, qualità sensoriale dei formaggi tradizionali, e studio del comportamento del consumatore. Grande attenzione è riservata alla comunicazione: il Prof. Vincenzo Russo, esperto di neuromarketing, racconterà come le neuroscienze possono aiutare a promuovere il Ragusano DOP. Seguiranno contributi sulle strategie di promozione, la presentazione del nuovo packaging del formaggio certificato, e la proiezione del video istituzionale.
Del “prima e dopo” il progetto GenoModCinProLaC parlerà Daniela Mezzasalma, capofila del progetto, seguita da un intervento sul futuro del Ragusano e delle due razze autoctone a cura del Prof. Licitra. Le conclusioni saranno affidate ad Antonino Drago, Fulvio Bellomo e Salvatore Barbagallo, rappresentanti dell’Assessorato Agricoltura Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea della Regione Sicilia. A chiudere la mattinata saranno le degustazioni di prodotti caseari da latte di Razza Modicana al pascolo, con la partecipazione degli allievi dell’Istituto Alberghiero “Grimaldi” di Modica, che proporranno assaggi e suggestioni culinarie pensate per esaltare le qualità sensoriali di questi straordinari formaggi. La partecipazione al convegno è gratuita e aperta a tutti. Per gli iscritti all’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali sono previsti crediti formativi professionali.