A partire da questo mese, alcuni pensionati potrebbero notare una riduzione nella propria pensione. L’INPS, tramite una circolare, ha annunciato l’avvio del recupero dei bonus una tantum da 150 e 200 euro erogati erroneamente nel 2022. Questi incentivi, concessi dal governo Draghi per fronteggiare l’incremento del costo della vita, erano stati elargiti automaticamente in base a dati fiscali provvisori relativi al 2021.
Successivi controlli hanno rivelato che alcuni beneficiari possedevano redditi superiori alle soglie stabilite e, di conseguenza, non avrebbero dovuto ricevere tali somme. Per questa ragione, l’INPS procederà al “riacquisto” di questi importi applicando una decurtazione mensile di 50 euro direttamente dal netto della pensione.
La detrazione proseguirà fino al raggiungimento dell’ammontare complessivo dovuto, che potrà oscillare da 200 a 350 euro. Le ritenute sono previste da giugno a settembre o dicembre 2025, a seconda dell’importo da recuperare. Si tratta, quindi, di un rimborso di somme non spettanti, piuttosto che un vero e proprio taglio della pensione.