Modica – La primavera modicana si tinge di un blu metallico cangiante grazie alla presenza di un magnifico esemplare di Amata kruegeri, un lepidottero di rara bellezza appartenente alla famiglia Erebidae.
Questa specie, che popola le regioni meridionali e orientali d’Europa, trova rifugio ideale tra i Monti Iblei della Sicilia. I suoi habitat prediletti sono i prati incolti che orlano i boschi rigogliosi di piante selvatiche e fiori, dove, tra aprile e maggio, avviene la sua metamorfosi. Non è raro avvistarla volteggiare leggiadra tra le spighe dei pascoli collinari e di alta quota, sia durante le ore diurne che nelle magiche luci del crepuscolo.
Simile alla sua “cugina” Amata phegea, l’Amata kruegeri incanta con la sua livrea nera percorsa da intensi riflessi di un blu cobalto profondo. Le sue ali anteriori, lunghe e affusolate, sono delicatamente ornate da sei piccole macchie di un bianco purissimo che spiccano sul fondo blu, come minuscole stelle. Le ali posteriori, più raccolte, presentano invece una macchia bianca basale più generosa, affiancata da un’altra, più discreta.

Il corpo, dalle eleganti sfumature cobalto, è cinto da due anelli di un caldo color oro, quasi a sottolinearne la preziosità. Allungato e slanciato nei maschi, si fa più rotondo e delicatamente gonfio nelle femmine. L’adulto di questa specie dispiega un’apertura alare che varia tra i 3 e i 4 centimetri, mentre le sue antenne, sottili e nere come l’inchiostro, culminano in delicate punte bianche.
La larva, un piccolo bruco di circa 3 centimetri, si veste di un nero intenso, adornato da ciuffi di peli color castano disposti in segmenti, quasi a formare minuscole setole. I suoi occhi spiccano, notevolmente sporgenti, con un’intensa colorazione rosso scuro.
L’Amata kruegeri predilige i suoli calcarei, trovando spesso dimora nelle zone collinari. In primavera, dopo un breve periodo di intensa attività, non è insolito osservare il bruco vagare su rocce, ghiaia o sentieri calcarei alla ricerca del luogo perfetto per la sua trasformazione in crisalide. La sua dieta è costituita da diverse specie di Graminacee e Plantaginacee, umili ma vitali piante a crescita bassa come la Plantago, il Rumex, il Galium e il Taraxacum.
L’avvistamento di questo meraviglioso lepidottero nel cuore di Modica è un prezioso promemoria della straordinaria ricchezza di biodiversità che custodisce il nostro territorio, offrendo agli occhi attenti degli amanti della natura la possibilità di ammirare da vicino una creatura affascinante, un vero gioiello alato che danza nell’aria con i suoi colori vibranti. (Foto di Felicia Rinzo)