Il conto alla rovescia per la Rottamazione Quater è agli sgoccioli. Nonostante il termine formale di pagamento sia già passato, l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha esteso la possibilità di mettersi in regola: i versamenti relativi all’ultima tranche saranno ritenuti validi se eseguiti entro l’ultimo giorno di tolleranza, fissato per martedì 9 dicembre 2025.
Questo adempimento finale è cruciale e riguarda sia chi ha sempre rispettato i pagamenti la decima quota sia chi è stato riammesso al piano e deve versare la seconda scadenza del nuovo calendario.
Le conseguenze del mancato pagamento
L’AdER ricorda che per effettuare il versamento è necessario utilizzare esclusivamente i bollettini allegati alla comunicazione ufficiale o disponibili online.
Il mancato versamento, il ritardo oltre il 9 dicembre o il pagamento parziale comportano automaticamente la decadenza dai benefici della definizione agevolata. Quanto già versato non sarà perso, ma verrà imputato come semplice acconto sul debito complessivo, che tornerà a essere quello originario con sanzioni e interessi.
Dati ufficiali evidenziano la severità della norma: alla fine del 2024, a fronte di 12,2 miliardi di euro incassati, quasi la metà dei contribuenti risultava già decaduta dal piano.
In Parlamento avanza la Rottamazione Quinquies
In parallelo alla chiusura della Quater, la Legge di Bilancio 2026 sta portando avanti il progetto della Rottamazione Quinquies, una nuova sanatoria fortemente sponsorizzata dalla Lega.
Contorni della Nuova sanatoria
- Periodo di Riferimento: Debiti affidati all’agente della riscossione tra il 2000 e la fine del 2023.
- Platea designata: il Ministro Giorgetti ha chiarito che la misura è destinata esclusivamente a chi ha dichiarato regolarmente il proprio debito senza riuscire poi a versarlo. Il provvedimento non è un “colpo di spugna” per gli evasori totali.
- Dilazione: il piano di rientro prevede un’unica tranche o la dilazione fino a nove anni 54 scadenze bimestrali di pari importo. Questa opzione sostituisce la prima ipotesi di 120 rate mensili.
- Tributi: ammessi anche i tributi comunali come IMU e TARI.
Il Dibattito sull’Estensione della Platea
Il Senatore Claudio Borghi (Lega), tra i relatori della Manovra, ha confermato la spinta del suo partito per ampliare la platea dei beneficiari, includendo anche i soggetti oggetto di accertamento fiscale.
Su tale apertura, tuttavia, pesano le perplessità degli alleati e, in particolare, il nodo delle coperture finanziarie. La Ragioneria generale dello Stato ha già evidenziato come l’estensione del numero delle rate aumenti il rischio di decadenza e incida sull’incasso effettivo. Nonostante le difficoltà, la proposta di ampliamento resta tra gli emendamenti considerati prioritari in discussione.




