La cometa 3I/ATLAS, il terzo oggetto interstellare mai identificato, continua a riservare sorprese, accumulando una serie di anomalie che la distinguono nettamente dalle comete originate all’interno del nostro Sistema Solare. L’osservazione con i telescopi più potenti del mondo sta delineando un quadro chimico e dinamico estremamente peculiare per questo visitatore cosmico.
Anomalie chimiche: Nichel senza ferro e “Idrante Cosmico”
Le più recenti osservazioni, in particolare quelle del telescopio Keck (Hawaii), hanno rivelato una composizione chimica inattesa:
Nichel Ipersaturo, Ferro Assente: La chioma della cometa appare ricca di nichel in forma atomica, ma quasi totalmente priva di ferro atomico. Nelle comete “nostrane”, questi due elementi sono solitamente presenti in proporzioni simili. La presenza di nichel sembrerebbe derivare da composti facilmente dissociabili dalla luce solare, come il tetracarbonile di nichel, molecola che sulla Terra è tipicamente associata a processi di lavorazione industriale.
CO2 e Perdita d’Acqua: A questa peculiarità si aggiunge una chioma insolitamente ricca di anidride carbonica CO2, con uno dei rapporti CO 2/acqua più alti mai misurati. Inoltre, il nucleo, che ha un diametro inferiore a 1 km, è sorprendentemente attivo, perdendo acqua a un ritmo notevole, tanto da essere definita un “idrante cosmico”.
L’individuazione di anidride carbonica, acqua (anche in granelli di ghiaccio), monossido di carbonio CO, solfuro di carbonile OCS, e molecole azotate come il cianuro CN e l’acido cianidrico HCN, conferma che gli ingredienti chiave della chimica prebiotica non sono esclusiva del nostro Sistema Solare.
Le Ipotesi Scientifiche: Origine Diversa o Natura Artificiale?
Il quadro chimico e dinamico ha portato la comunità scientifica a formulare due ipotesi principali:
Formazione Diversa: L’insieme delle anomalie suggerisce che i processi chimici di formazione dei dischi planetari non sono universali, ma possono differire significativamente da sistema a sistema. La cometa potrebbe essersi formata vicino alla “linea di ghiaccio” della CO2 nel suo disco protoplanetario originario o i suoi ghiacci sono stati esposti a radiazioni più intense.
Origine Artificiale (Contestata): L’astrofisico di Harvard Avi Loeb ha apertamente suggerito che la serie di anomalie, unitamente alla traiettoria insolitamente vicina al piano dell’eclittica, sia compatibile con una sua ipotetica origine artificiale. Questa interpretazione, sebbene suggestiva, è respinta dalla maggior parte della comunità scientifica.
Traiettoria e Visibilità: Ora Nascosta Dietro il Sole
La cometa 3I/ATLAS proviene dalla direzione della costellazione del Sagittario, viaggiando alla velocità record di 220.000 km/h, sufficiente per farla uscire dal nostro Sistema Solare. Gli studi concordano sul fatto che si sia originata nel disco sottile della Via Lattea.
Congiunzione Solare: Attualmente, la cometa si trova in congiunzione col Sole (dalla parte opposta della nostra stella) e non è osservabile dalla Terra, ma solo da strumenti spaziali (come il satellite GOES-19).
Perielio e Passaggi Ravvicinati: Il massimo avvicinamento al Sole (Perielio) è previsto per il 29 ottobre a 203 milioni di km, tra l’orbita di Marte e quella terrestre. Il massimo avvicinamento alla Terra (Perigeo) avverrà il 19 dicembre (a 270 milioni di km).
Quando Tornerà Visibile?
3I/ATLAS sarà nuovamente visibile dalle nostre latitudini ai primi di novembre, sorgendo a Est intorno alle ore 5 del mattino in compagnia del pianeta Venere, offrendo una breve finestra di osservazione prima dell’alba.
Dato che la cometa non si avvicina mai eccessivamente al Sole, non sarà mai molto luminosa (massimo magnitudine 11) e sarà osservabile solo con l’ausilio di telescopi. Al suo massimo avvicinamento alla Terra, il 19 dicembre, avrà una magnitudine di circa 14 e sorgerà intorno alle 22:30, restando visibile per il resto della notte.




