Il Bonus Elettrodomestici 2025 si fa attendere. Nonostante il via libera del Governo, l’operazione ha incontrato nuovi ostacoli tecnici e burocratici che ne faranno slittare l’avvio di almeno un mese, con l’erogazione dei benefici ora prevista verso la fine dell’anno.
Il rinvio è dovuto principalmente a questioni tecniche emerse nel confronto tra il Ministero del Made in Italy (MIMIT) e le associazioni di categoria, ma non mancano altre criticità.
Punti Chiave e Novità del Bonus
La struttura dello sconto rimane confermata, ma con una novità cruciale sulla tempistica di utilizzo:
Meccanismo: Il consumatore individua il prodotto e accede a una piattaforma (gestita da PagoPA) per ottenere un voucher di sconto del 30%.
Tetto di Sconto: Massimo 100 euro sale a 200 euro per chi ha un ISEE inferiore a 25.000 euro.
Novità: Validità Limitata: Il beneficio avrà una validità temporale di circa 10 giorni. Se l’acquisto non viene perfezionato entro questo periodo, il bonus viene perso.
Il “Bollino dei Prodotti” Causa di Ritardi
Una delle principali cause del prolungamento dei tempi è l’introduzione del cosiddetto “Bollino dei prodotti”, un meccanismo pensato per identificare rapidamente gli elettrodomestici ammissibili. Questa implementazione richiede complessi passaggi amministrativi:
5 Giorni: Entro 5 giorni dalla pubblicazione del decreto attuativo, i produttori devono trasmettere l’elenco degli elettrodomestici idonei.
15 Giorni aggiuntivi: Serviranno ulteriori 15 giorni per consentire ai rivenditori di iscriversi e integrare la piattaforma.
Le altre criticità: acquisti online e fisco
L’introduzione del Bonus è rallentata anche da altre questioni, tra cui:
Acquisti Online e Black Friday: C’è preoccupazione riguardo alla gestione dei prezzi dinamici sulle piattaforme e-commerce, specialmente in vista di eventi come il Black Friday di fine novembre. Si teme che gli utenti possano “approfittare” di sconti già elevati cumulando indebitamente il bonus. L’alternativa di delegare ai rivenditori online il calcolo del bonus al momento dell’acquisto richiederebbe un ingente e lento aggiornamento dei sistemi.
IVA e Aspetti Fiscali: L’Agenzia delle Entrate non ha ancora chiarito se l’IVA debba essere calcolata sul prezzo pieno (considerando il bonus come strumento di pagamento) o sul costo ridotto, una distinzione che influisce sul gettito.
Nonostante le difficoltà, le associazioni di categoria si dicono soddisfatte della collaborazione con MIMIT e PagoPA. Davide Rossi, Direttore Generale dell’Associazione Italiana Retailers Elettrodomestici Specializzati, ha commentato: “Questo bonus non è un regalo ma un passo in avanti in tema di risparmio energetico. Quella di quest’anno è una grande prova generale in vista delle prossime annualità, sperando che la misura diventi strutturale.” L’idea di rendere il Bonus Elettrodomestici un incentivo annuale è finalizzata a stimolare il rinnovo degli apparecchi.