La Rottamazione quinquies si appresta a essere una delle misure fiscali chiave della prossima Legge di Bilancio 2026. Il Governo sembra aver trovato un accordo definitivo sulla struttura della nuova definizione agevolata, che mira a rendere il piano di versamento più sostenibile per i contribuenti rispetto alle edizioni precedenti.
Il Viceministro all’Economia Maurizio Leo ha spinto per un calendario di versamenti che superi il carico eccessivo delle prime rate, un fattore che in passato aveva scoraggiato molte adesioni.
Piano rateale flessibile e sostenibile
La Rottamazione-quinquies riguarderà i debiti fiscali accumulati tra il 2000 e il 2023 e consentirà ai contribuenti di saldare le cartelle in un piano massimo di nove anni, suddiviso in 108 rate.
Le novità principali riguardano la modulazione del piano in base all’importo dovuto e l’introduzione di una rata minima:
- Rata Minima: Si profila l’introduzione di una rata minima di €50. L’obiettivo è duplice: garantire versamenti gestibili e, allo stesso tempo, evitare di dilatare eccessivamente i tempi di recupero per i debiti di importo più basso.
- Rateizzazione Modulare: Si è ipotizzata la possibilità di diversificare il piano di pagamento in base al valore del debito, riducendo la durata complessiva per le cartelle meno consistenti.
Focus sui debiti di basso importo
Questa modulazione risponde alla realtà del magazzino fiscale. Secondo i dati del Dipartimento delle Finanze:
- Il 53% dei crediti affidati tra il 2000 e il 2024 è di importo fino a €1.000.
- Il 23% non supera i 100 euro.
Per i titolari di cartelle fino a €1.000, si sta valutando un piano di pagamento accelerato, spalmato su 20 rate mensili, riducendo la durata della rottamazione a meno di due anni.
Chi sarà escluso dalla rottamazione
La nuova sanatoria sarà selettiva. Due categorie di debiti e contribuenti potrebbero essere espressamente esclusi:
- Recidivi: Non potranno partecipare i contribuenti che hanno aderito alle precedenti rottamazioni senza mai chiudere il debito, utilizzando lo strumento solo per bloccare azioni esecutive (come pignoramenti o fermi amministrativi).
- Tributi Locali: Potrebbe essere confermata l’esclusione di multe, TARI e altre entrate di Comuni, Province e Regioni. Per lo smaltimento del proprio magazzino di riscossione, gli Enti Locali saranno indirizzati verso strumenti alternativi, quali la cartolarizzazione e il ricorso a società specializzate come Amco.