Ispica – “Al Comune di Ispica la questione finanziaria è in pieno caos. Mentre il commissario ad acta inviato dalla Regione ha comunicato ai capigruppo consiliari che la situazione è talmente grave da non avergli consentito, nei nove mesi di incarico, di arrivare a un’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, i revisori dei conti scrivono di “impossibilità e incapacità di raggiungere gli equilibri di bilancio con strumenti ordinari”, segnalando gravi inefficienze ed inadempienze e l’assoluta mancanza di politiche di risanamento”. Lo dice il consigliere comunale del Partito Democratico Gianni Stornello che parla di un “precipitare di eventi che inchiodano l’Amministrazione comunale di centro-destra a responsabilità gravissime.
L’attuale Giunta – afferma l’esponente dem – nel 2020 aveva fatto le prove generali bocciando il piano di riequilibrio della precedente Amministrazione e dichiarato il dissesto dopo aver vinto le elezioni. A cinque anni e più di distanza, chiuderà il mandato senza aver prodotto l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato necessaria nei comuni in dissesto che si sarebbe dovuta presentare entro tre mesi. Verrà riproposto al Consiglio comunale il bilancio di nove mesi fa che per il suo disequilibrio di oltre nove milioni di euro ha un parere non favorevole dei revisori dei conti che avevano pure segnalato la mancata contabilizzazione di alcune poste significative, ipotizzando quindi un disavanzo maggiore. Un bilancio così – prevede Stornello – se adottato in Consiglio comunale, si scontrerà con i rigorosi criteri della Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti locali del Ministero degli Interni alla quale dovrà essere inviato. Insomma – afferma l’esponente del PD – la palla del risanamento finanziario passerà all’Amministrazione comunale che verrà, visto che voteremo nella prossima primavera, con responsabilità che ricadranno sul nuovo Consiglio comunale che rischia di essere sciolto per inadempienza in materia all’inizio del suo mandato”.
Stornello riprende l’ultimo verbale dei revisori dei conti dove si legge che “‘emerge in modo inconfutabile che l’ente non ha mai programmato un’ipotesi di bilancio caratterizzato da un equilibrio strutturale e non ha iniziato un graduale ed efficace percorso di risanamento, riorganizzando con criteri di efficienza tutti i servizi, rivedendo le dotazioni finanziarie ed eliminando ogni previsione di spesa che non abbia per fine l’esercizio di servizi pubblici indispensabili, obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi, spese tassativamente regolate dalla legge e dirette ad evitare danni gravi e certi’. L’ulteriore danno verrà – aggiunge Stornello – dai circa 23 milioni di euro di debiti che l’OSL, la commissione nominata col dissesto e incaricata di estinguere i debiti con delle transazioni, lascerà ai primi del 2026, a scadenza del suo mandato quinquennale, per l’impossibilità di fare accordi con i creditori. Questi 23 milioni si sommeranno al disavanzo degli oltre 9 milioni della gestione ordinaria. Saremo – constata il consigliere del PD – a oltre 33 milioni di euro di disavanzo in tutto, quindi con un nuovo dissesto (il terzo)”.
Stornello giudica “impietosa la conclusione dei revisori che prendono atto ‘dell’impossibilità e dell’incapacità per l’Ente, con gli strumenti ordinari a potere raggiungere gli equilibri di bilancio’, certificando inequivocabilmente il fallimento di tutto il centro-destra, da Ispica a Roma, che sulla vicenda ha avuto un approccio per nulla consapevole della gravità della situazione. Il risanamento del Comune di Ispica passerà da Palermo e Roma, ma non con provvedimenti tampone, bensì con misure strutturali e straordinarie. Dopo gli ultimi cinque anni passati inutilmente, abbiamo visto che il piccolo cabotaggio e il vivere alla giornata affossano ancora di più il Comune, con quelle conseguenze sui servizi, le manutenzioni, il personale, l’efficienza complessiva dell’ente che quotidianamente il cittadino prova a sue spese”.