Il dibattito sulla Rottamazione-quinquies delle cartelle esattoriali continua a evolversi. L’iniziale ipotesi di una “sanatoria definitiva” con un piano di rientro molto esteso sta subendo significative modifiche, principalmente a causa della necessità di conciliare la pace fiscale con le limitate risorse di bilancio.
La novità più rilevante delle ultime ore è il ridimensionamento della durata. La misura, che in una prima proposta prevedeva un pagamento in 120 rate (10 anni), sembra destinata a scendere a un massimo di 96 rate, ovvero 8 anni. Sebbene questa riduzione consenta al Governo di contenere i costi di copertura, le 96 rate rappresentano comunque un notevole passo avanti rispetto alle 18 previste dalla precedente Rottamazione-quater.
Rata Minima e Pagamento Differenziato
La riduzione del periodo di rateizzazione è accompagnata dall’introduzione di un paletto finanziario e gestionale: la rata minima da versare non potrà essere inferiore a 50 euro. Questa soglia è pensata per evitare che l’Erario si ritrovi a gestire micro-versamenti che generano costi amministrativi sproporzionati rispetto all’incasso.
Il nuovo impianto fiscale in discussione prevede un sistema di pagamento differenziato in base all’ammontare del debito:
Debiti Inferiori: Le cartelle di importo più contenuto non beneficeranno del piano di 96 rate, ma avranno un piano di rientro più breve, finalizzato a chiudere i conti con il Fisco rapidamente.
Debiti Elevati: L’ipotesi di un anticipo obbligatorio pari al 5% dell’importo totale dovrebbe essere applicata solo ai debiti superiori a 50.000 euro. Questo acconto andrebbe a sostituire le vecchie maxi-rate iniziali.
Per tutti i debiti di importo più basso non soggetti all’anticipo, è previsto un piano di rientro con rate di importo costante.
Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha confermato l’idea di ridurre il numero complessivo delle rate, segno che il Governo punta a una sanatoria più selettiva che escluda i “furbetti” e allo stesso tempo tuteli chi ha la reale possibilità di sanare la propria posizione.