La Rottamazione quinquies si conferma una delle misure fiscali più attese della prossima Legge di Bilancio 2026. I lavori per definire la nuova sanatoria si basano in gran parte sul Disegno di Legge n. 1375 in Senato, che propone una rateizzazione lunga in 120 rate su 10 anni, senza maxi-rate iniziali e con la decadenza che scatta solo dopo otto rate non pagate.
Tuttavia, prima di rispondere se la Rottamazione quinquies convenga davvero, è necessario analizzare attentamente i pro e i contro, specialmente sul fronte delle scadenze di pagamento.
Rateazione Mensile vs. Scadenze Trimestrali
L’elemento più caratterizzante della proposta è la maxi dilazione in 120 rate su 10 anni. Sebbene l’obiettivo sia indubbiamente quello di alleggerire l’importo della singola rata, la convenienza va valutata con cura, confrontandola con la Rottamazione-quater tuttora in corso:
Rottamazione-quinquies (Proposta): Prevede 12 rate mensili all’anno. Questo si traduce in un adempimento più frequente e costante, richiedendo al contribuente di segnare un appuntamento con il fisco ogni mese per un decennio.
Rottamazione-quater (Attuale): Prevede quattro scadenze annuali (fino al 2027), rendendo la gestione dei pagamenti meno “frenetica”.
In termini di valore complessivo versato nell’anno, le due opzioni potrebbero non discostarsi molto, ma la rateazione mensile imposta dalla quinquies potrebbe rivelarsi complessa per la gestione finanziaria di molte famiglie.
Il Vantaggio della Decadenza Più Lenta
Un aspetto molto positivo della proposta è la revisione delle regole sulla decadenza.
Nelle edizioni precedenti, chi saltava anche una sola rata (oltre i cinque giorni di tolleranza) decadeva automaticamente dal beneficio, con la revoca immediata di tutti i vantaggi. La Rottamazione-quinquies propone invece di portare a otto il numero di rate non pagate (anche non consecutive) che determinano la decadenza.
Questa “tolleranza” maggiore è pensata per mitigare i rischi derivanti dalla frequenza mensile delle scadenze e per favorire i contribuenti che, per difficoltà momentanee, incorrono in lievi ritardi.
I Nodi da Sciogliere in Legge di Bilancio
Nonostante la proposta iniziale, la struttura definitiva della Rottamazione-quinquies non è ancora definita. Il Ministero dell’Economia (MEF) dovrà risolvere alcuni nodi cruciali, spesso legati a vincoli di budget:
Durata del Piano: Le 120 rate in 10 anni potrebbero essere ridimensionate. Si vocifera di un possibile passaggio a un massimo di 72 rate (6 anni).
Ritorno alle 18 Rate: Le opposizioni hanno presentato emendamenti che mirano a tornare alla struttura di 18 rate della Rottamazione-quater.
Rischio “Ritardo”: Il MEF dovrà calibrare le regole sulla decadenza per evitare che la sanatoria venga utilizzata semplicemente come strumento per ritardare la riscossione ordinaria, piuttosto che come un effettivo mezzo per mettersi in regola.
La forma definitiva della nuova pace fiscale sarà chiara solo a ridosso dell’approvazione finale della Manovra 2026.