Il percorso verso la Legge di Bilancio 2026 è iniziato, e al centro del dibattito politico e tecnico c’è la Rottamazione quinquies, la nuova proposta di definizione agevolata delle cartelle esattoriali. L’intenzione è quella di predisporre una misura capace di alleggerire il carico finanziario per i contribuenti, ma che al contempo sia sostenibile per le casse dello Stato.
Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha ribadito la necessità di una manovra “prudente” che non richieda correttivi successivi, confermando la cautela sui costi di un’operazione che ha l’obiettivo di recuperare crediti da un “magazzino” di oltre 1.200 miliardi di euro.
I pilastri della Rottamazione quinquies
La proposta di legge, promossa dalla Lega e già in discussione al Senato, si distingue nettamente dalla precedente Rottamazione-quater introducendo condizioni molto più favorevoli:
Rate Decennali: La dilazione dei pagamenti raddoppierebbe, passando dai 5 anni (20 rate) della quater a un massimo di dieci anni (120 rate). Questo ridurrebbe significativamente l’importo della singola rata mensile, rendendo più accessibile il saldo del debito.
Maggiore Tolleranza: La condizione di decadenza verrebbe ammorbidita. Nella quater bastava non versare una sola rata per perdere il beneficio; con la quinquies, la decadenza scatterebbe solo dopo il mancato pagamento di otto rate, offrendo un margine di sicurezza per difficoltà temporanee.
Copertura Temporale: La sanatoria includerebbe le cartelle emesse in un periodo più ampio, ovvero tutti i carichi affidati all’agente della riscossione fino al 2023 (la quater si fermava al 2022).
Criteri di selettività e rischio coperture
Nonostante l’ampio consenso politico sul principio della “pace fiscale”, il Ministero dell’Economia insiste sulla necessità di stabilire criteri più mirati per evitare che la misura diventi un condono indiscriminato.
Gli esperti ritengono cruciale adottare regole selettive per concentrare gli sforzi sui debiti che hanno maggiori probabilità di essere riscossi. Tra le ipotesi al vaglio c’è l’introduzione di limiti ISEE per circoscrivere la platea ai contribuenti in comprovata difficoltà economica, escludendo chi ha risorse elevate o chi ha già approfittato in passato delle rottamazioni senza rispettare i piani di pagamento.
Il percorso legislativo è complesso. La Rottamazione-quinquies verrà integrata nella Legge di Bilancio solo dopo aver bilanciato equità, pressione politica e la sostenibilità dei conti pubblici, cercando una soluzione che non mini la fiducia di chi ha sempre rispettato le scadenze fiscali.