Ragusa – “Contrasto al randagismo non vuol dire cattura e canile ma cura e reimmissione in libertà. Nei giorni scorsi abbiamo prelevato dal territorio 2 cani maremmani che da anni vivono liberi nella nostra città”. A parlare è il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì. “Già sterilizzati e microchippati, sono stati accolti nel nostro rifugio sanitario comunale, – spiega il sindaco di Ragusa – per una valutazione clinica completa da parte dei veterinari Asp e una toelettatura indispensabile per la loro igiene.
Verificato il loro stato di salute e la non pericolosità, sabato mattina sono stati reimmessi sul territorio muniti di apposito collare catarifrangente, così da poterli riconoscere, monitorare e renderli visibili anche di notte.

Come vuole la legge e come siamo convinti sia giusto, cani nati liberi hanno il diritto di vivere liberi, quando in salute e non fonte di pericolo per loro e per gli altri.
Per questo lavoriamo per ridurre il ricorso ai canili privilegiando percorsi alternativi come la sterilizzazione e la reimmissione in sicurezza degli animali, tutelati e monitorati.

Voglio ringraziare non solo l’Assessorato alla Tutela Animali e l’Asp di Ragusa – conclude il sindaco di Ragusa – ma anche (sperando di non dimenticare nessuno) Pensieri bestiali, Leidaa Iblea, la Federazione Nazionale Pro Vita e tutti coloro i quali hanno collaborato e collaborano ad azioni come questa, simbolo di una comunità in cui ognuno fa un pezzetto in più del “suo”.