La Rottamazione quinquies è pronta a entrare nella Legge di Bilancio 2026. L’obiettivo del Governo è quello di creare una sanatoria più equa e sostenibile, punendo i “rottamatori seriali” e favorendo chi si trova in reale difficoltà economica.
Le novità in arrivo
Secondo quanto annunciato dal presidente della Commissione Finanze del Senato, Massimo Garavaglia, il testo della nuova rottamazione sarà pronto a settembre per essere inserito nella manovra finanziaria. Tra le principali novità al vaglio dell’Esecutivo ci sono:
Esclusione dei “rottamatori seriali”: per la prima volta, i contribuenti che hanno già usufruito delle rottamazioni precedenti senza saldare il debito, spesso solo per bloccare pignoramenti o fermi amministrativi, non avranno accesso alla nuova agevolazione.
Anticipo per i debiti più rilevanti: per i debiti superiori a 50.000 euro, si valuta l’introduzione di un anticipo obbligatorio fino al 5% dell’importo totale.
Piano di pagamento più sostenibile: il piano rateale dovrebbe prevedere fino a 10 anni e 120 rate mensili, con la possibilità di saltare fino a 8 rate non consecutive senza perdere il beneficio. L’intenzione è quella di eliminare il “meccanismo scalone” che nelle precedenti edizioni concentrava il 20% del debito nelle prime due rate, rendendo il piano di rientro troppo gravoso.
Saldo e stralcio per i debiti minori: per i debiti meno rilevanti, si valuta una nuova forma di saldo e stralcio con la cancellazione automatica delle cartelle sotto una certa soglia.
Il Viceministro all’Economia, Maurizio Leo, ha ribadito che il lavoro tecnico si concentra su due priorità: circoscrivere la platea dei beneficiari, concentrandosi sull’evasione dovuta a una reale impossibilità di pagare, e favorire l’adesione con un piano di pagamenti più lineare ed efficace.
Le sfide del Governo
Il Governo intende anche tagliare l’Irpef per il ceto medio e sta valutando se le due misure sono compatibili con le risorse a disposizione. L’obiettivo finale è quello di realizzare una “pace fiscale” che non sia solo un’opportunità, ma anche un passo avanti verso un sistema più equo.