La tanto attesa Rottamazione Quinquies, che dovrebbe essere inclusa nella Legge di Bilancio 2026, si preannuncia diversa dalle precedenti. A causa di fondi limitati, la misura non sarà aperta a tutti i contribuenti, ma richiederà due requisiti specifici per l’accesso.
Il governo mira a un’operazione mirata, che offra una soluzione a chi è realmente in difficoltà economica, escludendo chi ha usato le sanatorie precedenti in modo strumentale.
Le novità della Rottamazione Quinquies
La nuova sanatoria, proposta dalla Lega, si basa su tre pilastri:
- Rateizzazione più lunga: il piano di rientro si estenderebbe su 10 anni, con un massimo di 120 rate mensili, rendendo sostenibili anche i debiti più ingenti.
- Decadenza flessibile: si potrà saltare il pagamento di fino a otto rate prima di perdere il beneficio, a differenza delle rigide scadenze del passato.
- Sgravio su sanzioni e interessi: come nelle edizioni precedenti, si pagherà solo l’importo iniziale del debito, senza le maggiorazioni.
I due requisiti chiave per l’accesso
Le limitate coperture finanziarie a disposizione spingono il governo a introdurre dei paletti per l’accesso. Le ipotesi al vaglio si concentrano su due criteri:
- Difficoltà economica dimostrabile: la rottamazione sarà riservata solo a chi può provare di essere in una reale situazione di difficoltà economica. L’obiettivo è escludere chi ha le risorse per pagare ma si è sottratto ai suoi obblighi, utilizzando le sanatorie solo per evitare pignoramenti e fermi amministrativi.
- Debiti di importo elevato: per evitare che una rateizzazione decennale venga applicata a debiti esigui, si starebbe valutando di ammettere al piano lungo solo i debiti superiori a una certa soglia, che le indiscrezioni fissano a 50.000 euro. Per chi ha debiti più piccoli, la soluzione potrebbe essere un saldo e stralcio, che permetterebbe la cancellazione totale o parziale delle cartelle più vecchie e di minor importo, un’operazione che risulterebbe più conveniente per lo Stato rispetto alla riscossione.
La Rottamazione Quinquies si configura quindi come una misura “a due velocità”: piani lunghi per i debiti più consistenti e soluzioni rapide, come il saldo e stralcio, per quelli più esigui.