Si avvicina la data ultima per il pagamento della prossima rata della rottamazione-quater delle cartelle fiscali. Sebbene la scadenza ufficiale fosse fissata per il 31 luglio, la legge concede un margine di tolleranza di cinque giorni, estendendo il termine ultimo a martedì 5 agosto. Il mancato rispetto di questa scadenza comporterà la perdita dei benefici della definizione agevolata.
Chi riguarda la scadenza
La scadenza del 5 agosto interessa due categorie di contribuenti:
- Chi è in regola con i versamenti precedenti e deve pagare la nona rata.
- Chi è stato riammesso alla definizione agevolata dopo aver presentato la domanda entro lo scorso 30 aprile, e deve saldare la prima (o unica) rata.
Cosa succede se non si paga
Il mancato pagamento, un versamento parziale o il ritardo oltre il 5 agosto, implicano la perdita dei benefici fiscali della rottamazione. Le somme già versate verranno considerate come un acconto sul debito totale, e il contribuente si troverà a dover affrontare l’intero importo originale, comprensivo di sanzioni e interessi.
La rottamazione-quater, introdotta dalla Legge di Bilancio 2023, permette di estinguere i debiti affidati all’agente della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022, pagando solo il capitale e le spese, senza sanzioni, interessi e aggio.
Come e dove pagare
I moduli di pagamento sono disponibili nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, accessibile tramite SPID, CIE o CNS. È possibile richiedere una copia anche via email compilando l’apposito form.
Per il versamento, i canali disponibili sono numerosi:
- In banca o alle poste.
- Nelle tabaccherie, ricevitorie e bancomat abilitati.
- Attraverso i canali telematici (come pagoPa).
- Direttamente agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, previo appuntamento.
Verso una rottamazione “Quinquies”?
Intanto, nel dibattito politico prende sempre più piede l’ipotesi di una nuova sanatoria, la rottamazione “quinquies”. La misura, che il governo potrebbe presentare a settembre nella bozza della Legge di Bilancio 2026, si articolerebbe su due binari: uno dedicato ai debiti minori e l’altro a quelli più consistenti. Si discute anche di uno stralcio automatico delle cartelle di importo ridotto per liberare risorse.