Palermo – “Il Giro di Sicilia ha contribuito, tramite l’evento internazionale, a far crescere il turismo lento, tra siti Unesco, percorso Arabo Normanno e piccoli borghi poco conosciuti”. Così il presidente del Veteran car club Panormus e consigliere federale Asi, al termine della 34ª rievocazione del “Giro di Sicilia – La Sicilia dei Florio”, tra gli eventi motoristici più antichi e affascinanti al mondo. L’edizione 2025 è stata dedicata al settantesimo anniversario della vittoria del pilota Piero Taruffi, risalente al 1955 e la cui figlia Prisca ha partecipato al Giro, guidando per tutta la settimana proprio la celebre Ferrari LM Spider del padre.
Il “Giro di Sicilia”, nel circuito tricolore Asi, ha visto al via circa 200 auto storiche provenienti da tutto il mondo, che hanno percorso circa mille chilometri in meno di sette giorni, per ricordare la gara voluta da Vincenzo Florio nel 1912. Cinque sono state le tappe: da Palermo ai Nebrodi, dalla costa tirrenica messinese a Ortigia, per poi attraversare il Nisseno, la Valle dei Templi e arrivare al Parco di Selinunte.
Soddisfatti i piloti Alfredo Caputo e Michele Lafisca che si sono aggiudicati il primo posto, a bordo di una Porsche 356 del 1962. Felici di aver fatto quest’esperienza rievocativa anche John Houghtalng, che guidava una Ferrari Monza del museo Ferrari e Franco Valobra, console onorario italiano in Lousiana, a bordo anche lui della Ferrari di Taruffi. “Abbiamo avuto la possibilità di ammirare l’enorme patrimonio culturale, artistico e storico della Sicilia ed è stata una settimana intensa e piena di emozioni”, hanno detto salutando lo staff organizzativo.