Catania – Non ci sarebbero dubbi sul motivo che ha spinto Simone Currò, il ragazzo di 19 anni deceduto ieri in mare sotto Piazza Nettuno a Catania, a tuffarsi: recuperare il pallone con cui stava giocando con amici. Tuttavia, le cause precise del decesso sono ancora oggetto di accertamento.
A dare l’allarme è stata una telefonata al 112, che ha immediatamente attivato la Guardia Costiera. I militari hanno recuperato il corpo del giovane, riportandolo a riva tra la disperazione degli amici e, soprattutto, della madre.
Al momento, non è chiaro perché Simone non sia riuscito a risalire dopo il tuffo. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti vi è quella di un possibile trauma cranico dovuto a un urto contro gli scogli o un improvviso malore. Per chiarire le cause della morte, si sta valutando l’opportunità di effettuare un’autopsia sul corpo, attualmente custodito all’obitorio dell’ospedale Cannizzaro. Le indagini della polizia proseguono per ricostruire nel dettaglio la tragica sequenza degli eventi.