Ispica – La spiaggia di Santa Maria del Focallo ha perso la Bandiera Blu. La notizia è rimbalzata in mattinata da Roma dove si è svolta la consegna del riconoscimento della FEE per il 2025 alla quale Ispica non è stata invitata, né Santa Maria del Focallo figura nella lista ufficiale delle spiagge prescelte.
Per il consigliere comunale del Partito Democratico Gianni Stornello è questa “l’ennesima conseguenza della sciatteria in cui vive l’Amministrazione comunale di centro-destra, buona sola alle passerelle negli eventi mordi-e-fuggi pagati da altri e per niente dedita alle misure strutturali.
Il danno d’immagine che la città e la sua costa ricavano è enorme. Ispica perderà anche dei finanziamenti che la Regione destina ai comuni che hanno il prestigioso riconoscimento, oltre al fatto che uscirà dal gruppo dei comuni iblei che, avendo la Bandiera Blu, stavano intraprendendo un percorso di promozione turistica comune.
Ci aspettiamo l’assunzione di responsabilità politica da parte dell’assessore al Turismo che farebbe bene a dimettersi. Sappiamo – aggiunge Stornello – che ci sono state delle criticità di ordine burocratico legate alla certificazione della qualità delle acque in capo a Iblea Acque. Ma queste criticità gli altri comuni della provincia (Pozzallo, Modica, Ragusa e Scicli) le hanno sapute risolvere, tanto è vero che la loro Bandiera Blu è stata confermata.
L’Amministrazione comunale ispicese di centro-destra purtroppo non riesce neanche a vivere di rendita. Che l’approccio con la Bandiera Blu fosse discutibile lo si era capito quando tre anni fa l’Amministrazione, grossomodo la stessa di oggi, decise di non richiedere la Bandiera Blu anche per la spiaggia di Ciriga, oltre che per la spiaggia di Santa Maria del Focallo.
Viene il dubbio che, come avvenuto per il sito UNESCO della città tardo-barocche del Val di Noto, ci sia una precisa volontà di non ritenere strategici certi riconoscimenti ai fini turistici e culturali. E questo, per i talenti che ha Ispica e per come si muove il mondo della promozione turistica, è un lusso che non ci possiamo permettere”.