La nuova stagione della pace fiscale è alle porte. La Legge di Bilancio 2026 introduce la Rottamazione Quinquies, un provvedimento che punta a smaltire il magazzino dei debiti fiscali offrendo ai contribuenti una via d’uscita agevolata. La vera novità? Non esistono soglie minime: la sanatoria sarà accessibile anche per pendenze di poche centinaia di euro, permettendo a una platea vastissima di regolarizzare la propria posizione.
Il perimetro: chi rientra e chi è escluso
La misura si rivolge a una platea specifica e segue criteri precisi:
- Obbligo di dichiarazione: Potranno aderire solo coloro che hanno regolarmente presentato la dichiarazione dei redditi. Restano esclusi gli “evasori totali” e chi ha presentato dichiarazioni infedeli, categorie che rappresentano circa l’80% del gettito mancato.
- Il nodo della Quater: Chi è già impegnato con i pagamenti della Rottamazione Quater e risultava in regola al 30 settembre 2025 non potrà migrare verso la nuova Quinquies, ma dovrà proseguire il piano già avviato.
- Finestra temporale: Sono ammessi tutti i carichi affidati alla Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023.
Numeri e costi: rate fino a 9 anni
Il piano di rientro è pensato per essere sostenibile nel lungo periodo, ma richiede estrema puntualità:
- Durata: Il debito può essere spalmato su 9 anni, con l’ultima quota fissata nel 2035.
- Rateizzazione: Sono previste 54 rate bimestrali. L’importo di ciascuna rata non potrà però scendere sotto la soglia dei 100 euro.
- Interessi: Il tasso annuo è fissato al 3%.
- Decadenza: Il sistema è rigoroso. Il mancato versamento di due rate (anche non consecutive) comporta la perdita immediata di ogni sconto su sanzioni e interessi.
I vantaggi immediati per chi aderisce
Presentare la domanda non significa solo risparmiare, ma anche sbloccare la propria situazione finanziaria e patrimoniale. Con l’invio dell’istanza si ottiene:
- Il blocco delle procedure esecutive e dei pignoramenti.
- La sospensione dei fermi amministrativi (come il blocco dell’auto al PRA).
- L’interruzione delle trattenute su buste paga e pensioni.
Come presentare la domanda
La finestra per l’invio delle istanze si chiuderà ufficialmente il 30 aprile 2026. La procedura sarà esclusivamente online, gestibile tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione o con l’ausilio di intermediari (CAF e professionisti). Il consiglio degli esperti è di non attendere gli ultimi giorni per evitare i consueti sovraccarichi dei sistemi informatici.
È importante sottolineare che la domanda può essere presentata in modo selettivo: il contribuente può scegliere di rottamare l’intero debito o anche solo singole cartelle esattoriali, valutando caso per caso la convenienza economica dell’operazione.




