Il cantiere della Legge di Bilancio 2026 sta per dare alla luce la Rottamazione Quinquies, la nuova procedura di definizione agevolata delle cartelle esattoriali. Il testo, attualmente al vaglio del Senato (AS 1375), delinea una misura profondamente diversa dalle precedenti: non più un salvagente indiscriminato, ma uno strumento mirato a chi vuole davvero regolarizzare la propria posizione, chiudendo le porte ai cosiddetti “rottamatori seriali”.
1. La “Svolta Lineare”: rate lunghe e addio ai maxi-anticipi
La novità più attesa riguarda la sostenibilità del piano di rientro. Se le precedenti edizioni (come la Quater) strozzavano il contribuente imponendo il versamento del 20% del debito nelle prime due rate, la Quinquies punta alla linearità:
- Fino a 120 rate mensili: Il debito potrà essere spalmato su ben 10 anni.
- Pagamenti costanti: Sparisce l’obbligo del maxi-anticipo iniziale, rendendo le rate mensili più contenute e compatibili con i flussi di cassa di famiglie e PMI.
- Flessibilità nei pagamenti: Si ipotizza la possibilità di saltare fino a 8 rate (anche non consecutive) prima di incorrere nella decadenza dal beneficio.
2. Chi resta fuori: la lotta ai “rottamatori di professione”
Il Governo intende premiare la serietà. Per questo, la nuova sanatoria introdurrà filtri d’accesso più rigidi:
- Esclusione dei recidivi: Chi ha aderito alle precedenti rottamazioni senza mai versare le rate (usando la misura solo per bloccare fermi amministrativi e pignoramenti) potrebbe essere escluso.
- Criterio ISEE: Si valuta l’inserimento di parametri economici per riservare le condizioni più vantaggiose a chi si trova in un reale stato di necessità.
- Anticipo per i grandi debitori: Per carichi superiori ai 50.000 euro, potrebbe essere richiesto un acconto obbligatorio del 5% come prova di buona fede.
3. Saldo e Stralcio per le “micro-cartelle”
Parallelamente alla rottamazione, il legislatore sta studiando una pulizia automatica del magazzino della Riscossione. I debiti di modesta entità (sotto i 1.000 o 2.000 euro) potrebbero essere oggetto di un “saldo e stralcio” semplificato o di una cancellazione d’ufficio, poiché il costo del recupero risulterebbe superiore all’importo stesso del debito.
4. Cosa si paga e cosa viene cancellato
La struttura dell’agevolazione ricalca il modello del “pagamento del solo capitale”:
- Cancellati: Sanzioni tributarie, interessi di mora e aggio di riscossione.
- Dovuti: Solo il capitale originario, le spese di notifica e gli oneri per le procedure esecutive.
- Debiti inclusi: Imposte erariali, contributi INPS, tributi locali (IMU/TARI) e multe stradali (solo per la quota interessi).
- Esclusi: Sanzioni penali e recupero di aiuti di Stato illegittimi.
5. Come prepararsi all’invio della domanda
Sebbene le date ufficiali siano in via di definizione, la finestra per l’adesione dovrebbe aprirsi tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026. La procedura sarà interamente digitale tramite il portale di Agenzia delle Entrate-Riscossione, accessibile con SPID, CIE o CNS.
Per le imprese e i professionisti, la Quinquies rappresenta un’occasione d’oro per migliorare il proprio rating creditizio e liberarsi dal peso del debito fiscale, a patto di aver valutato attentamente la sostenibilità del piano decennale.



