Ragusa – “Ieri sera, durante la seduta del Consiglio comunale di Ragusa, ho sentito il dovere di intervenire pubblicamente sull’incidente stradale che ha portato alla tragica e prematura scomparsa del giovane Flavio Dimartino”. Lo dice il consigliere comunale Sergio Firrincieli che ha, innanzitutto, espresso il più sincero cordoglio e la più profonda vicinanza alla famiglia Dimartino, colpita da un dolore che lascia senza parole e che tocca l’intera comunità ragusana.
“In questi momenti di grande commozione, è fondamentale che la nostra comunità si stringa attorno ai familiari di Flavio – ha continuato Firrincieli – mostrando rispetto e sensibilità. Invito tutti i cittadini a una riflessione profonda su quanto accaduto: la perdita di un giovane rappresenta una ferita aperta per tutta Ragusa e deve spingerci a interrogarci, senza polemiche ma con sincero spirito costruttivo, su come prevenire simili tragedie in futuro. Rivolgo soprattutto ai più giovani e alle loro famiglie un accorato invito a scegliere, ogni volta che sia possibile, i servizi di trasporto sicuro, durante gli orari della movida, messi a disposizione sul territorio.
È un gesto di responsabilità verso sé stessi e verso gli altri, un modo concreto per tutelare la propria vita e quella degli amici. Chiedo inoltre alle autorità competenti un ulteriore sforzo per potenziare i controlli sulle nostre strade, specie nelle ore notturne e nei fine settimana. La sicurezza non è mai troppa e solo con un impegno condiviso potremo garantire condizioni di maggiore tutela per tutti i cittadini”.
“Infine – ancora Firrincieli – mi rivolgo a tutta la collettività: la prevenzione passa attraverso le scelte quotidiane di ciascuno di noi. Solo con senso civico e responsabilità collettiva potremo evitare che simili dolori si ripetano. Che il ricordo di Flavio ci accompagni come monito e come esortazione a costruire una città più sicura e attenta al valore della vita. Ai familiari di Flavio Dimartino va ancora una volta il mio abbraccio commosso e quello di tutta Ragusa”.




