Gangi – Inaugurato, ieri mattina a Gangi, un murale di Andrea Buglisi che racconta con un linguaggio contemporaneo lo stemma storico di Gangi. Attraverso la genialità e i suoi pennelli lo street artist palermitano, noto per le sue opere che uniscono creatività e impegno sociale, ha rappresentato lo stemma storico del comune di Gangi in un murale dal titolo “Engyon”. Al centro dell’opera una figura femminile che sembra dialogare con la testa “smontata e rimontata” di un Minotauro.
Nella descrizione della sua opera Buglisi scrive: “Al centro dell’opera si impone una figura femminile enigmatica, sospesa tra quiete e determinazione. La testa del toro – elemento araldico, ma qui trattata come una scultura geometrica – diventa una presenza ambigua: potrebbe essere la maschera del Minotauro appena rimossa, che svela finalmente un’identità nascosta, oppure il trofeo simbolico di una moderna Arianna che ribalta il mito e sconfigge ciò che un tempo la minacciava. L’opera lascia volutamente aperto questo bivio interpretativo nel tentativo di ridisegnare il rapporto tra tradizione e identità, invitando la comunità a confrontarsi con le proprie origini senza smettere di immaginare le evoluzioni”.
“Raccontare la storia locale attraverso l’arte – ha detto il sindaco Giuseppe Ferrarello – è anche un modo per rigenerare gli spazi urbani lasciando un segno indelebile alle nuove generazioni, ringrazio l’artista per il suo estro e l’istituzione Gianbecchina per aver promosso l’iniziativa, ma anche tutti coloro che si sono spesi per la realizzazione di questo capolavoro”.
Alla cerimonia inaugurale erano presenti, assieme al sindaco Giuseppe Ferrarello e all’artista, Andrea Buglisi, la modella ritratta nel murale Sara Rizzo, la presidente dell’Istituzione Gianbecchina Rosanna Migliazzo e l’intero consiglio di amministrazione, la presidente del consiglio comunale Concetta Quattrocchi, gli assessori Nicola Blando e Mimmo Alfonso e i consiglieri comunali Carmelo Giunta Valentina Farinella.




